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ITALIA

Alle 15:43, profondità 10 km

Terremoto, scossa magnitudo 4.2 in provincia di Rieti. Curcio: "Scosse di ottobre, nuovo scenario"

Al momento non si hanno notizie di ulteriori danni. Sono in corso verifiche. Incontro con la stampa del capo della protezione civile Curcio a Rieti: parla di casette, container e di nuovo scenario dopo i terremoti di agosto rispetto a quello che si presentava ad agosto

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Fabrizio Curcio (Twitter: @isabelladichio)

Una nuova scossa di terremoto di magnitudo ML 4.2 è avvenuta alle 15:43 nella provincia/zona di Rieti, con coordinate geografiche (lat, lon) 42.72, 13.21 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma. Il sisma è stato nettamente avvertito dalla popolazione anche nelle provincie limitrofe. Al momento non si hanno notizie di ulteriori danni e sono già in corso verifiche.

Curcio incontra i giornalisti a Rieti
Alle 16.00 presso la sala stampa della Dicomac a Rieti, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha tenuto un punto di aggiornamento, che era già stato programmato, sulle attività in corso e sulla procedura per il noleggio dei container destinati ad accogliere la popolazione.

"Scosse di ottobre, nuovo scenario"
Intanto, secondo Curcio, "i terremoti del 26 e del 30 ottobre hanno modificato uno scenario in cui, dopo il sisma del 24 agosto, ci si apprestava a vivere una situazione di post emergenza, con il percorso verso la ricostruzione avviato, un decreto approvato e la cosiddetta fase transitoria già praticamente affrontata".

C'è inoltre il fattore meteo. "Abbiamo avuto due giornate particolarmente intense per il vento, le temperature stanno calando notevolmente e stamattina sono state segnalate le prime imbiancate. La scelta di non far sostare i cittadini in aree attendate dipende dal clima", ha aggiunto Curcio.

Protezione Civile, 25mila persone assistite
Sono 25.100 i cittadini assistiti dal sistema nazionale di protezione civile dopo le scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia. Di questi, 14.300 sono accolti in palazzetti, centri e strutture allestite ad hoc nei comuni, 8.500 si trovano negli alberghi sulla costa adriatica e al lago Trasimeno, 1.850 in strutture ricettive e 450 in tenda, quasi tutti in Umbria. Le Marche hanno il maggior numero di assistiti: 18.100 persone divise tra strutture comunali e alberghi. In Umbria i cittadini accolti dal sistema di protezione civile sono 4.200, in Abruzzo poco più di duemila e nel Lazio circa 700.

900 casette in 50 aree, container soluzione transitoria
Curcio ha detto ai giornalisti che "per quanto riguarda le 'casette', cioé le soluzioni abitative di emergenza, cosa diversa dai container, quelle ordinate sono 900 e andranno distribuite in 50 aree che sono in corso di allestimento. I container - ha aggiunto - consentiranno nel frattempo di ospitare in soluzioni migliori chi non ha lasciato il territorio. È una soluzione transitoria dettata anche dalle condizioni climatiche particolarmente rigide che caratterizzano l'area interessata dal sisma".

Container per rimanere vicino alla propria comunità
"L'area per i container nasce come una possibilità per chi non aderisce ad altre soluzioni. Non è comoda né allettante, ma consente di stare all'interno della propria comunità. Ho letto delle critiche su come queste aree si presentano, ovviamente non sono la situazione ideale a medio e a lungo termine ma di emergenza. Sentendo le richieste di molti sindaci, dovevamo fare in modo che le persone non si dovessero spostare all'esterno. Le vediamo come una sorta di ostello, un centro commerciale, dove ci saranno aree dormitorio e servizi comuni. Ci sarà una gara, pubblica ed evidente, senza fraintendimenti".