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MONDO

Arrestati a Parigi, al via procedura d'estradizione

Terrorismo, il ministro della Giustizia francese: "Ex Br come i terroristi del Bataclan"

Eric Dupond-Moretti commenta la difesa della dottrina Mitterrand da parte del leader dell'estrema sinistra Jean-Luc Melenchon: "Noi avremmo accettato che uno dei terroristi del Bataclan se ne fosse andato a vivere 40 anni, tranquillamente, in Italia?"

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Il ministro della Giustizia francese, Eric Dupond-Moretti

Il ministro della Giustizia francese, Eric Dupond-Moretti, ha paragonato oggi gli ex terroristi italiani per i quali comincerà la procedura di estradizione, ai jihadisti del massacro del Bataclan.

Rispondendo a una domanda di RTL sulla difesa della dottrina Mitterrand da parte del leader dell'estrema sinistra Jean-Luc Melenchon, Dupond-Moretti ha detto: "Noi avremmo accettato che uno dei terroristi del Bataclan, ad esempio, se ne fosse andato a vivere 40 anni, tranquillamente, in Italia? Sì o no? Cosa dice il signor Melenchon? Questo è il vecchio gauchismo, con una moralità curiosa...".

"Vide per caso l'assassino di suo padre allo stadio a Parigi"
Il ministro ha raccontato un "aneddoto" che, afferma, gli è stato riportato dalla sua omologa italiana, Marta Cartabia. "Un commissario di polizia - ha detto Dupond-Moretti - fu ucciso in uno studio medico, con 5 proiettili, davanti a suo figlio, un bambino di 5 anni. Questo bambino è diventato un uomo e un giorno è venuto a Parigi ad assistere a una partita. E' la ministra della Giustizia italiana che me l'ha raccontato: sapete chi c'era alla partita, a qualche metro da lui? L'assassino di suo padre".

L'episodio si riferisce, con ogni probabilità, all'assassinio non di un commissario di polizia, ma dell'appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri. Gurrieri fu assassinato il 13 marzo 1979 a Bergamo Alta, in uno studio medico dove aveva accompagnato suo figlio piccolo, da due uomini armati che fecero irruzione. Si trattava di due esponenti di "Guerriglia proletaria" gruppuscolo vicino a Prima Linea. Gurrieri, che prestava servizio agli Istituti penitenziari di Bergamo, provò a disarmarli ma rimase ucciso.

Successivamente, i due furono identificati e arrestati. Uno di loro, Narciso Manenti, fa parte del gruppo dei 10 condannati in Italia e fuggiti in Francia per i quali sarà ora esaminata dal tribunale la richiesta di estradizione.