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ECONOMIA

Consiglio di amministrazione straordinario

Tim: Gubitosi lascia le deleghe al presidente Rossi, Pietro Labriola nuovo Dg

Cda avvia attività per esame manifestazione d'interesse non Kkr

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Pietro Labriola è "il nuovo direttore generale della societa'", lo conferma in una nota Tim. "Il consigliere Luigi Gubitosi rimette le deleghe di Amministratore Delegato e lascia la carica di Direttore Generale" e così "il  Consiglio  di  Amministrazione  avvia  le attività  per  l'esame  della  manifestazione d'interesse non vincolante di KKR".

Confermato quindi quanto avvenuto nel corso del Cda straordinario di Tim. Una lunga riunione, quasi 6 ore, durante la quale Luigi Gubitosi ha rimesso le deleghe da amministratore delegato e direttore generale. Sul tavolo del board anche il nodo dei conti e delle strategie per far ripartire il gruppo.

Sono queste le decisioni del consiglio d'amministrazione del gruppo telefonico chiamato ad esaminare gli ultimi sviluppi della gestione e la proposta del fondo americano Kkr di lanciare un'Opa sul gruppo. Alla vigilia del consiglio d'amministrazione straordinario Luigi Gubitosi aveva scritto ai consiglieri presentandosi dimissionario: "Il nostro dovere è quello di tutelare gli interessi di tutti i nostri stakeholders, in particolare il mercato, di non privilegiare posizioni individuali e di agire nel rispetto rigoroso delle regole con rapidità per tutelare la stabilità della nostra società".

Le novità al vertice  hanno attenuato il calo del titolo Tim che in una giornata di grandi ribassi delle Borse per via della variante sudafricana ha perso solo lo 0,72%. In una settimana ha guadagnato il 38,7%. A muovere ancora il titolo le indiscrezioni secondo cui il fondo Cvc starebbe valutando l'eventuale alleanza. Al momento però non ci sono comunicazioni ufficiali. Naturalmente un'offerta congiunta dei due fondi sarebbe a un prezzo più alto di quanto messo sul piatto finora (0,505 euro per azione) e rispedito al mittente dall'azionista Vivendi (detiene il 24% circa del capitale di  Tim). Invece, il governo ha smentito l'ipotesi di un coinvolgimento di Poste in questa partita.

Sullo sfondo ci sono le nuove criticità messe in luce dal Comitato rischi e dal Collegio sindacale. Mancano all'appello 250-300 milioni di ricavi relativi al contratto Dazn, facendo balenare l'ipotesi di una nuova revisione al ribasso dei conti. In questo senso dubbi vengono espressi anche dall'agenzia di rating Fitch: "La potenziale acquisizione di Tim da parte di Kkr -scrivono gli analisti - qualora portata avanti aumentando la leva finanziaria della società, potrebbe avere conseguenze negative sul rating del gruppo". "Operazioni simili nel settore delle telecomunicazioni - si legge nel rapporto - tendono ad avere una significativa componente di debito. Nel caso l'operazione andasse avanti - prosegue il comunicato - rivaluteremmo il rating di Tim  con probabili implicazioni negative".

Da parte sua, l'ad di Cassa depositi e prestiti (detiene il 9,8% del gruppo telefonico), Dario Scannapieco, ha confermato che il gruppo intende restare azionista stabile in asset infrastrutturali, senza fare riferimento a quello che sta accadendo nel gruppo telefonico. Il mercato e gli analisti leggono positivamente l'eventuale allargamento della cordata di Kkr a Cvc se questo può garantire una maggior potenza di fuoco finanziaria assicurando di fatto il successo dell'operazione. D'altra parte, però, l'eventualità di un terzo profit warning per riflettere i nuovi scostamenti sui ricavi potrebbe indurre una maggior cautela da parte degli offerenti in fase di due diligence confirmatoria nella valutazione degli asset.

A Piazza Affari il titolo Tim viaggia sui massimi assoluti. "Nell'arco di una settimana è passato di mano oltre il 30% del capitale ordinario, segno che l'interesse sul titolo è destinato a restare altissimo anche nei prossimi giorni. Per lunedì i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato un presidio al Mise dalle 9.30 e davanti alle prefetture di tutta Italia per manifestare le loro preoccupazioni per il futuro della rete e dei 40 mila dipendenti di Tim.