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ITALIA

Calcio e violenza

Svolta nelle indagini sulla bomba carta allo stadio. La polizia: "Opera di ultrà del Torino"

L'ordigno rudimentale che è esploso in curva durante il derby non è stato lanciato dai tifosi juventini, ma sarebbe stato preparato dai supporter granata. Altre 8 persone denunciate per gli scontri

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E' possibile che bomba carta che ha ferito dieci persone all'Olimpico non sia stata lanciata da tifosi Juve, ma che questa sia stata confezionata sul posto dagli stessi granata rimasti feriti. E' l'ipotesi che emerge dai filmati visionati dalla polizia. La relazione è stata consegnata al pm Andrea Padalino, che ha aperto un'inchiesta. Intanto, è stato individuato dalla polizia un secondo ultrà granata responsabile del danneggiamento al pullman della Juventus, prima del derby torinese. Altre otto persone sono state denunciate per l'invasione di campo, un tifoso juventino per il possesso di fumogeni. Multato uno steward per avere favorito l'ingresso irregolare allo stadio di un tifoso juventino.

Cairo: "Tutti abbassino i toni"
Tutte le quindici persone arrestate o denunciate saranno colpita dal Daspo. Le indagini proseguono, visionando anche video e filmati. "Io con Pallotta? Ha fatto bene, ma certi epiteti devono essere diversi. Io sto con me stesso, con un atteggiamento assolutamente contro la violenza. Anche quella verbale è sbagliata, perché incita a reazioni e a ulteriori violenze. Questo non va bene. Anche Pallotta, a mio avviso, usando quegli epiteti, non ha fatto bene. Non credo che un dirigente debba scendere a un livello così basso", ha detto il presidente del Torino Cairo.

"Le bombe carta anche contro di noi"
"Le bombe carta i nostri tifosi le hanno subite. C'è stato l'episodio dell'aggressione al pullman. Erano già accadute cose brutte: ricordo allo Juventus Stadium un cartello che inneggiava a Superga. Tutti dovremmo abbassare i toni, darci una regolata. Se i dirigenti per primi si mettono a twittare certe cose, allora non va bene". E mentre queste sono le parole di Urbano Cairo, ci sono novità anche sull'altro episodio discusso della domenica calcistica.

Atalanta-Empoli, proseguono le polemiche
"Sono un fedelissimo di papa Francesco e, per sdrammatizzare, vorrei ricordare che disse: 'Se il dottor Gasparri - mio amico - offendesse mia madre, gli do un cazzotto'. Qua non si parla di provocazioni, non siamo di fronte a banditi, non facciamo giustizialismo. E' una reazione e anche la società prenderà provvedimenti", sono le parole del dg dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, dopo il pugno rifilato dall'atalantino Denis all'empolese Tonelli, negli spogliatoi di Bergamo.