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POLITICA

Intervengono Mattarella, Grasso e Boldrini

Trattati di Roma, il Parlamento in seduta comune alla Camera dei deputati

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Al via la cerimonia solenne nell'Aula della Camera per le celebrazioni del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. La cerimonia ha avuto inizio con le note dell'Inno d'Italia. Presenti in Aula il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e le massime cariche istituzionali.

Mattarella: gli Europei ci sono ora fare l'Europa
"Capovolgendo l'espressione attribuita a Massimo d'Azeglio verrebbe da dire: 'Fatti gli europei è ora necessario fare l'Europa'. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Sono le persone, infatti, particolarmente i giovani, che già vivono l'Europa, ad essere la garanzia della irreversibilità della sua integrazione. Verso di essi vanno diretti l'attenzione e l'impegno dell'Unione", ha aggiunto.

Mattarella: allargamento Ue necessario e giusto
"La pluralità di sensibilità, le posizioni politiche, le tradizioni nazionali presenti nell'Unione oggi, hanno portato qualcuno a interrogarsi se sia stato saggio procedere velocemente sulla strada dell'allargamento". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando il 60mo dei Trattati di Roma. "Ma neppure l'Europa può permettersi di rinviare gli appuntamenti con la storia, quando essi si presentano, né possono prevalere separatezze e, tantomeno, amputazioni. Va, piuttosto, praticata e accresciuta la vicendevole responsabilità, la solidarietà nei benefici e negli oneri", ha aggiunto. Sul sito del Quirinale il testo integrale del discorso del Capo dello Stato.

Boldrini: Crisi occasione di cambiamento
"Bisogna riprendere con coraggio, con convinzione quel cammino" di integrazione europea "perché tutte le crisi sono occasioni di cambiamento e il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma deve rappresentare un cambiamento". Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini, nel suo intervento nell'aula di Montecitorio.

Grasso: cammino integrazione non può arrestarsi 
“Credo che sia comune a molti la convinzione che, di fronte alle sfide interne ed esterne cui dobbiamo tutti rispondere, il lungo cammino dell'integrazione non possa arrestarsi e che è necessario adesso un nuovo slancio, fondato sulla cooperazione rafforzata in certe materie condivise e nell'attuazione di politiche il più possibile unitarie. In gioco sono il futuro del continente e gli equilibri geopolitici globali". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso.

Lega fuori dal Parlamento
La Lega ha deciso di disertare le celebrazioni che si svolgono oggi in Aula alla Camera. Il Carroccio sarà in piazza davanti Montecitorio, alle 12, per un sit in di protesta contro l'Europa. L'altro partito scettico e critico nei confronti dell'Ue, il Movimento 5 Stelle, invece, è presente in Aula.

Bossi a cerimonia di Montecitorio
Umberto Bossi ha partecipato nell'aula di Montecitorio alla cerimonia per i trattati di Roma. Il senatur è entrato nell'emiciclo mentre parlava la presidente della Camera Laura Boldrini e si è accomodato al posto che gli è stato lasciato libero da Gianfranco Chiarelli (Cor): quello a cui Bossi normalmente si siede era infatti occupato. "Meglio sentire e ascoltare, perché sei in grado di ragionarci sopra. Se non senti, sbagli", ha detto Bossi; spiegando di non condividere la scelta dei parlamentari leghisti, di non ascoltare il discorso di Sergio Mattarella e dei presidenti di Camera e Senato sull'Europa. Bossi è rimasto in Aula e ha detto: "quando nacque l'Europa, il francese Jean Monnet sosteneva: 'Federate i loro portafogli, e avrete federato i loro cuori'. Ma quando è venuta la crisi economica, non han più potuto federare i portafogli. Oggi nessuno ne ha parlato, nessuno ha messo il dito nella verità. Ma la crisi dell'Europa nasce dall'inizio".