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ITALIA

Aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo

Trattativa Stato-mafia: assolto Mancino, condannati Dell'Utri e Mori a 12 anni

Pm: sentenza dedicata a Borsellino, Falcone e a tutte le vittime della mafia. Di Matteo: sentenza storica, pezzi di Stato complici. Mancino: sono stato vittima di un teorema. La sentenza giunge dopo quasi cinque anni di processo, circa 220 udienze e oltre 200 testimoni 

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La Corte di Assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, ha comminato oggi diverse condanne pesanti nel processo per la cosiddetta trattativa Stato-mafia, che giunge dopo quasi cinque anni di processo, circa 220 udienze e oltre 200 testimoni. 

Gli ex vertici del Ros Mario Mori e Antonio Subranni sono stati condannati a 12 anni per minaccia a corpo politico dello Stato. A 12 anni, per lo stesso reato, è stato condannato l'ex senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri, a 28 anni sempre per minaccia a corpo politico dello Stato, è stato condannato il capo mafia Leoluca Bagarella. Per lo stesso reato dovrà scontare 12 anni il bosso Antonino Cinà. L'ex ufficiale del Ros Giuseppe De Donno, per le stesse imputazioni, ha avuto 8 anni. Massimo Ciancimino, accusato di concorso in associazione mafiosa e calunnia dell'ex capo della polizia De Gennaro, ha avuto 8 anni. Assolto l'ex ministro Nicola Mancino, accusato di falsa testimionianza.  Prescrizione per Giovanni Brusca. Le condanne decise dal collegio presieduto da Alfredo Montalto sono dunque più pesanti per alcuni delle richieste.

Mancino: sono stato vittima di un teorema
"Sono sollevato. È finita la mia sofferenza anche se sono sempre stato convinto che a Palermo ci fosse un giudice. La sentenza è la conferma che sono stato vittima di un teorema che doveva mortificare lo Stato e un suo uomo che tale è stato ed è tuttora". Lo ha detto l'ex ministro di Nicola Mancino. 

Di Matteo: sentenza storica, pezzi di Stato complici
"Che la trattativa ci fosse stata non occorreva che lo dicesse questa sentenza. Ciò che emerge oggi e che viene sancito è che pezzi dello Stato si sono fatti tramite delle richieste della mafia. Mentre saltavano in aria giudici, secondo la sentenza, qualcuno nello Stato aiutava Cosa nostra a cercare di ottenere i risultati che Riina e gli altri boss chiedevano. È una sentenza storica". Lo ha detto il sostituto procuratore nazionale Nino Di Matteo dopo la sentenza Stato-mafia.

Pm: sentenza dedicata Paolo Borsellino, a Giovanni Falcone e a tutte le vittime della mafia
"Questo processo e questa sentenza sono dedicati a Paolo Borsellino, a Giovanni Falcone e a tutte le vittime innocenti della mafia", ha detto il Pm del pool che ha istruito il processo sulla trattativa Stato-mafia Vittorio Teresi, dopo la lettura del dispositivo. "È stata confermata - ha aggiunto - la tesi principale dell'accusa che riguardava l'ignobile ricatto fatto dalla Mafia allo Stato a cui si sono piegati pezzi delle istituzioni". "È un processo - ha concluso - che andava fatto ad ogni costo".

Napolitano: su Mancino accuse grossolane
"L'assoluzione del senatore Mancino da grossolane accuse conferma quanto conclusivamente chiarito già dalla Corte costituzionale nel conflitto di attribuzione tra me e la procura di Palermo". Lo ha detto all'Ansa il presidente emerito Giorgio Napolitano commentando l'assoluzione di Nicola Mancino. "Sono ben lieto che finalmente gli sia stata restituita personale serenità e solennemente riconosciuta la correttezza del suo operato", ha aggiunto Napolitano.

Berlusconi: sentenza sconnessa dalla realtà
"Si tratta di una sentenza del tutto sconnessa dalla realtà, tuttavia se fosse assunto per vero l'impianto accusatorio io sarei offeso dal reato in quanto premier dell'epoca e totalmente estraneo ai fatti". Così commenta Silvio Berlusconi, aggiungendo: "Io e il mio governo abbiamo sempre lavorato grazie all'azione delle forze dell'ordine e della magistratura per un forte contrasto di tutte le mafie".



FI: respingiamo con sdegno accostamenti a Berlusconi 
Forza Italia respinge "con sdegno ogni tentativo di accostare, contro la logica e l'evidenza, il nome del Presidente Berlusconi alla vicenda della trattativa stato-mafia oggetto della sentenza di oggi a Palermo. Sentenza che in attesa di leggere le motivazioni ci appare frutto di un evidente pregiudizio"

"Ogni atto politico e di governo del Presidente Berlusconi, di Forza Italia nel suo complesso, e di ogni suo singolo esponente è sempre andato nel senso di un contrasto fortissimo alla criminalità mafiosa, sia sul piano dell'incremento delle pene, e dell'individuazione di nuovi strumenti giuridici per una più efficace azione antimafia, sia anche per quanto riguarda l'azione delle forze dell'ordine sotto i nostri governi noi confronti dei responsabili di reati di mafia. Il fatto - prosegue FI - che uno dei Pubblici Ministeri coinvolti nel processo - non a caso assiduo partecipante alle iniziative del Movimento Cinque Stelle -  si permetta, nonostante questo, di commentare la sentenza adombrando responsabilità del Presidente Berlusconi è di una gravità senza precedenti e sarà oggetto dei necessari passi in ogni sede".