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Coronavirus

Confronto aperto nel Movimento 5 Stelle

Trattative sul Mes: i 5 Stelle depositano risoluzione al Senato, ma sarà aggiornata

"È in corso un confronto a tratti serrato, ma sempre costruttivo, dove a prevalere è la volontà di dialogo. Si sta lavorando per fare una sintesi di tutti i contributi". Lo dichiarano i capigruppo di Camera e Senato dei 5 Stelle, a proposito della risoluzione di maggioranza per le comunicazioni del presidente Conte in vista del prossimo vertice europeo

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"La risoluzione depositata al Senato è stata coordinata con gli altri gruppi firmatari, in attesa del testo finale. Si tratta dunque di un testo assolutamente parziale, che andrà aggiornato nelle prossime ore": lo precisano fonti M5s a Palazzo Madama, a proposito del testo che dovrà essere votato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul Consiglio Ue di giovedì e venerdì. Sul tavolo, anche la questione del Fondo salva Stati.

Confronto serrato
"Nessun muro contro muro. E' in corso un confronto, a tratti serrato ma sempre costruttivo, dove a prevalere è la volontà di dialogo. Si sta lavorando per fare una sintesi di tutti i contributi". Lo dichiarano i capigruppo a Camera e Senato del Movimento 5 stelle, Davide Crippa ed Ettore Licheri, a proposito dei lavori dei gruppi per la stesura della risoluzione di maggioranza da presentare mercoledì, in occasione delle comunicazioni alle Camere del presidente del Consiglio, in vista del prossimo vertice europeo.

I ribelli fanno muro
I ribelli M5S tengono il punto sul Mes. Durante la videoconferenza dei capi-commissione 5 Stelle (a cui partecipano circa 60 persone) i parlamentari ostili alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità avrebbero alzato di nuovo un muro contro la proposta della maggioranza in vista del voto sulla risoluzione di mercoledì 9 dicembre. In particolare, i senatori Barbara Lezzi e Mattia Crucioli, così come i deputati Alvise Maniero e Francesco Forciniti, avrebbero nuovamente chiesto un rinvio della riforma: una conditio sine qua non contenuta in un testo alternativo, elaborato dalla fronda grillina.

Si va verso la conta
Poche le speranze di ricompattare al cento per cento i gruppi parlamentari, dopo la lettera di 55 fra deputati e senatori contrari alla posizione assunta dal Governo italiano e dopo gli scontri durissimi nell'assemblea congiunta dei parlamentari, nella notte fra venerdì e sabato. "Oggi - osserva una fonte parlamentare - si decide chi è per i sì e chi è per il no. Si cerca di introdurre contenuti che possano andar bene al maggior numero possibile di persone, ma alla fine qualcuno dei contrari andrà per la sua strada". Al termine della riunione, in programma una nuova presa di contatto fra i gruppi di maggioranza e il Governo, che dovrebbe essere rappresentato nuovamente dal capo di gabinetto di Conte, Alessandro Goracci.