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POLITICA

Il caso

Trivelle, Di Maio: 'Bugie, autorizzate prima di me'

Il vicepremier Di Maio afferma di essere con chi si oppone: 'Contento se Emiliano impugna'

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di Tiziana Di Giovannandrea
Sulla  polemica delle trivelle nel Mar Ionio interviene anche il vicepresidente del Consiglio dei Ministri del Governo Conte, Luigi Di Maio, dopo l'intervento del titolare del Ministero dell'Ambiente Sergio Costa e del sottosegretario allo Sviluppo Davide Crippa e l'immediata controrisposta del governatore della Puglia Michele Emiliano.

Tramite i social il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro precisa: "Oggi mi si accusa di aver autorizzato trivelle nel Mar Ionio. È una bugia. Queste "ricerche di idrocarburi" (che non sono trivellazioni) erano state autorizzate dal Governo precedente e in particolare dal Ministero dell'Ambiente del Ministro Galletti che aveva dato una Valutazione di Impatto Ambientale favorevole. A dicembre, un funzionario del mio ministero ha semplicemente sancito quello che aveva deciso il vecchio Governo. Non poteva fare altrimenti, perché altrimenti avrebbe commesso un reato". E' quanto scrive Luigi Di Maio. 

Secondo il vicepremier pentastellato: "Quando il Pd ha dato l’ignobile parere favorevole un anno e mezzo fa, nessun giornale aveva messo la notizia in prima pagina. Ora che il Mise ha semplicemente ratificato quello che il Pd aveva deciso, è diventata una notizia. Inoltre sono contento che il Ministro dell’Ambiente Costa, appena si è insediato, abbia deciso di sciogliere quella commissione che aveva dato l’ok a questa porcata", dice ancora. 

Luigi Di Maio poi plaude a quanto preannunciato dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, sulla volontà di impugnare le nuove autorizzazioni: "Ho letto che il Governatore della Puglia intende impugnare queste autorizzazioni. Sono contento, non chiedo altro, spero che un giudice blocchi quello che da qui non potevamo bloccare senza commettere un reato a carico del dirigente che doveva apporre la firma. Ma non sarà 'un ricorso contro Di Maio', bensì sarà un ricorso di un governatore del Pd contro una autorizzazione rilasciata dal Pd".