SCIENZA
Studio su mamme e bambini nel Massachusetts
La tv fa male al sonno dei bambini
Il Project VIVA è uno studio generale rivolto al miglioramento delle abitudini di vita di madri e bambini, in tutti gli Usa

Uno studio condotto negli Stati Uniti d'America su circa 1800 bambini di età compresa tra i sei mesi e gli 8 anni ha individuato una correlazione molto evidente tra la qualità del sonno e il consumo di Tv.
La presenza di un apparecchio televisivo nella camera da letto dei bambini, soprattutto nei più piccoli, è anche associata a una durata inferiore del sonno.
Sono queste le conclusioni di un'indagine condotta dal MassGeneral Hospital for Children (MGHfC), l'ospedale pediatrico del Massachussetts, e la celebre Harvard School of Public Health (HSPH), la scuola di medicina dell'Università di Harvard.
Il "progetto VIVA"
I bambini sono stati coinvolti con le loro madri in un particolare progetto di indagine a lungo termine che ha analizzato molti fattori comportamentali e ambientali. È il "VIVA Project", che segue madri e bambini, dalla gravidanza al settimo anno di vita. Così, dall'età di sei mesi e fino al compimento degli otto anni, le madri sono state consultate una volta l'anno.
Negli incontri periodici hanno riferito ai ricercatori le abitudini relative al consumo di televisione e anche i loro personali rilevamenti sui ritmi del sonno dei loro bambini. È stato così possibile sovrapporre molte serie di dati: per quanto tempo i bambini si erano trovati in un ambiente dotato di Tv; se ne avessero una in camera da letto; quanto tempo avevano trascorso guardandone i programmi; e infine qual era stata la qualità complessiva del loro sonno.
Le conclusioni: meno Tv, sonno migliore
La lunga indagine ha rivelato che per ogni ora aggiuntiva di Tv, i bambini hanno perduto circa 7 minuti di sonno giornaliero, con un effetto più evidente nei maschi rispetto alle femmine.
Nelle famiglie appartenenti alle minoranze etniche (ispanici, neri, asiatici) il dato è apparso più evidente e marcato: in questi gruppi la presenza di una Tv in camera da letto ha significato, in media, mezz'ora di sonno in meno per ciascun bambino osservato.
La presenza di un apparecchio televisivo nella camera da letto dei bambini, soprattutto nei più piccoli, è anche associata a una durata inferiore del sonno.
Sono queste le conclusioni di un'indagine condotta dal MassGeneral Hospital for Children (MGHfC), l'ospedale pediatrico del Massachussetts, e la celebre Harvard School of Public Health (HSPH), la scuola di medicina dell'Università di Harvard.
Il "progetto VIVA"
I bambini sono stati coinvolti con le loro madri in un particolare progetto di indagine a lungo termine che ha analizzato molti fattori comportamentali e ambientali. È il "VIVA Project", che segue madri e bambini, dalla gravidanza al settimo anno di vita. Così, dall'età di sei mesi e fino al compimento degli otto anni, le madri sono state consultate una volta l'anno.
Negli incontri periodici hanno riferito ai ricercatori le abitudini relative al consumo di televisione e anche i loro personali rilevamenti sui ritmi del sonno dei loro bambini. È stato così possibile sovrapporre molte serie di dati: per quanto tempo i bambini si erano trovati in un ambiente dotato di Tv; se ne avessero una in camera da letto; quanto tempo avevano trascorso guardandone i programmi; e infine qual era stata la qualità complessiva del loro sonno.
Le conclusioni: meno Tv, sonno migliore
La lunga indagine ha rivelato che per ogni ora aggiuntiva di Tv, i bambini hanno perduto circa 7 minuti di sonno giornaliero, con un effetto più evidente nei maschi rispetto alle femmine.
Nelle famiglie appartenenti alle minoranze etniche (ispanici, neri, asiatici) il dato è apparso più evidente e marcato: in questi gruppi la presenza di una Tv in camera da letto ha significato, in media, mezz'ora di sonno in meno per ciascun bambino osservato.