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ITALIA

Falsi invalidi, 30 indagati e arresti per truffa ai danni dell'Inps

A finire in manette il responsabile 56enne di un Caf che, con l'aiuto di un pensionato 61enne, aveva creato un vero e proprio mercato delle false invalidità

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 Due arresti e oltre 30 indagati a Palermo per una maxi truffa ai danni dell'Inps. A finire in manette il responsabile 56enne di un Caf che, con l'aiuto di un pensionato 61enne, aveva creato un vero e proprio mercato delle false invalidità. In cambio di un compenso che si aggirava sui diecimila euro fornivano documenti e assistenza nell'iter per ottenere pensioni a persone che non ne avevano i requisiti. I finanzieri di Palermo, nel corso delle indagini coordinate dalla procura hanno scoperto che gli arrestati si servivano di una fitta schiera di procacciatori di pazienti e complici che, a vario titolo contribuivano al sistema. Un contributo fondamentale veniva dato da medici e membri della commissione Asl che sono finiti sotto indagine insieme a 12 falsi invalidi accertati in quasi due anni di verifiche. Una trentina in tutto gli indagati per una truffa da oltre mezzo milioni nell'ambito della quale gli inquirenti hanno scoperto falsi ciechi che guidavano e disabili, sulla carta in carrozzina, che passeggiavano per la città. Utilizzavano un modus operandi consolidato negli anni e talmente collaudato da indurre gli interlocutori a ritenere che il ricorso ai servizi offerti fosse l’unica strada per ottenere prestazioni previdenziali. Gli accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno consentito di individuare tutti gli step seguiti degli indagati, che cominciavano con la ricerca dei 'potenziali clienti', scelti tra coloro che apparivano bisognosi e disponibili a chiedere un aiuto per arrivare a riconoscimenti pensionistici o assitenziali. Stabilito il contatto con il candidato, gli indagati lo indirizzavano a medici compiacenti che avrebbero redatto i certificati necessari ad attestare la sussistenza di patologie, in realtà inesistenti, per l’ottenimento delle indennità. Denunciati una decina tra dipendenti pubblici, medici generici e specialisti, componenti delle commissioni mediche asl e responsabili di caf.