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MONDO

Discorso davanti alle truppe giapponesi

Trump, monito alla Corea del Nord: nessun dittatore sottovaluti gli Usa

Il Giappone sará la prima di cinque tappe in Asia del presidente Usa, a cui seguiranno, la Corea del Sud, la Cina, il Vietnam e le Filippine. "Tutte le volte che nel passato, ci hanno sottostimato, non è stato un piacere per loro. Non è vero?"

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Linea dura di Donald Trump contro la minaccia nucleare nordcoreana. "Nessun dittatore deve sottovalutare la determinazione e la risolutezza degli Stati Uniti". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump, riferendosi alla situazione geopolitica nella penisola coreana, durante il suo discorso alle truppe militari della base aerea di Yokota, a ovest di Tokyo. Trump si fermerà nella capitale nipponica fino a martedi'. Trump e la first lady, Melania, sono atterrati alla base aerea di Yokota, vicino a Tokyo, nella mattinata, ora locale. Il Giappone sará la prima di cinque tappe in Asia del presidente Usa, a cui seguiranno, la Corea del Sud, la Cina, il Vietnam e le Filippine.     "Nessuno, nessun dittatore, nessun regime nessuna nazione dovrebbe sottostimare la determinazione americana", ha detto in un discorso alle truppe americane. "Tutte le volte che nel passato, ci hanno sottostimato, non è stato un piacere per loro. Non è vero?", ha insistito.   E pur senza fare alcun riferimento diretto alla Corea del Nord, Trump ha avvertito che "nessun Paese puo' rivaleggiare con le capacità militari americane"; e ha aggiunto che le truppe americane "non vacilleranno di una virgola di fronte a qualsiasi minaccia".        

L’agenzia di stampa giapponese Kyodo, citando fonti diplomatiche,  sostiene che   il presidente Donald Trump si lamentò col Giappone per "non aver abbattuto" i missili nordcoreani che quest'anno hanno sorvolato il Paese per poi finire nel Pacifico.   

Trump, secondo la ricostruzione, chiese spiegazioni a Tokyo sulla mancata azione in base a quello che disse quando incontrò o parlò al telefono coi leader del Sudest asiatico sulle misure da prendere contro la minaccia di Pyongyang.    Il tycoon, in particolare, non si capacitava sul perché "un Paese di guerrieri samurai" non avesse intercettato i missili.    In violazione degli obblighi internazionali, Pyongyang lanciò due missili balistici il 29 agosto e il 15 settembre scorsi che, sorvolando l'isola di Hokkaido, caddero nel Pacifico.  Le forze di autodifesa nipponiche non intervennero perché i vettori non sarebbero caduti sul territorio del Giappone e anche in base ad alcuni aspetti legali e alla difficoltà di centrare il bersaglio per l'altitudine.  

A bordo dell'Air Force One, Trump ha affermato che la Corea del Nord sara' uno dei "temi principali" del suo tour e ha insistito che si tratta di "uno dei maggiori problemi per gli Usa e per il mondo", per questo "lo vogliamo risolvere". "Gli ultimi 25 anni sono stati di debolezza totale, per cui ora puntiamo a un atteggiamento molto differente" ha continuato, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, a proposito dell'indurimento della sua retorica contro Pyongyang. E ha assicurato che prevede di prendere "molto presto" una decisione sull'inserimento del regime comunista tra i Paese sostenitori del terrorismo.    Trump rimarra' due giorni in Giappone. Nelle ultime due tappe del suo tour e' prevista la partecipazione ai summit Apec (Asia Pacific Economic Cooperation) in Vietnam, Asean, la sigla che racchiude le economie del sud-est asiatico, e East Asia Summit, gli ultimi due nelle Filippine.    Le tensioni con la Corea del Nord per la crisi missilistica e nucleare del regime di Kim Jong-un sara' il tema che affrontera' giaá a partire dalle prossime ore nell'incontro con il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, e con il presidente sud-coreano Moon Jae-in, prima della tappa in Cina, dove cerchera' di convincere il presidente cinese, Xi Jinping, a maggiori sforzi per contenere Pyongyang. Il viaggio di Trump, che si concludera'á il 14 novembre prossimo e' la piu' lunga missione asiatica di un presidente degli Stati Uniti dal 1992, quando era alla Casa Bianca George H.W. Bush.

La Corea minaccia Trump per "stupidi commenti"

La Corea del Nord minaccia una "punizione spietata" contro il presidente Usa Donald Trump per gli "stupidi commenti": a due giorni dalla visita a Seul, il Rodong Sinmun, organo del Partito dei Lavoratori, accusa in un commento il tycoon di irretire "seriamente" Pyongyang con le sue parole. "Trump deve dare retta alle affermazioni di altri esperti Usa secondo cui lui dovrebbe fermare l'incauto ricatto e tirarsi fuori dagli affari della penisola coreana".