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MONDO

Leggi immigrazione: Trump contro la California che protegge gli immigrati

Il dipartimento della Giustizia ha deciso infatti di fare causa allo Stato più popoloso dell'Unione che si oppone alle politiche del presidente repubblicano in fatto di repressione degli immigrati illegali

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Continua la guerra tra Donald Trump e la California. Il dipartimento della Giustizia ha deciso infatti di fare causa allo Stato più popoloso dell'Unione che si oppone alle politiche del presidente repubblicano in fatto di repressione degli immigrati illegali. L'accusa è quella di aver approvato tre leggi che secondo Washington "interferirebbero" con il lavoro delle autorità federali. Per questo vengono definite "incostituzionali".     "Il Dipartimento di Giustizia e l'amministrazione Trump combatteranno queste leggi ingiuste e incostituzionali che vi sono state imposte", dirà oggi il ministro Jeff Sessions, in un discorso già anticipato che terrà proprio nello Stato, a Sacramento. "Combatteremo per rendere il vostro lavoro più sicuro e per aiutarvi a ridurre il crimine in America".   

  Le leggi approvate dallo "stato santuario" (rinominate AB 450, SB 54 e AB 103) proibiscono ai datori di lavoro di collaborare con le autorità federali per aiutarli a trovare e arrestare lavoratori clandestini; impediscono poi alle forze dell'ordine locali di avvisare gli agenti dell'immigrazione quando vengono rilasciati detenuti privi di documenti.     La decisione di Donald Trump di voler fare causa alla California è vista come una prova di forza e un monito per tutte le altre città santuario, come New York ad esempio, impegnate a proteggere gli immigrati illegali dai controlli e dalle retate del governo federale. Una prova di forza che va a inasprire mesi di tensioni tra il dipartimento della Giustizia e i governi statali, minacciati di ripercussioni finanziarie e legali. Secondo quanto riporta il Los Angeles Times, il governatore democratico della California, Jerry Brown e la sua amministrazione avevano già previsto l'arrivo di una denuncia, esprimendo però ottimismo sul fatto che il tentativo di Washington di bloccare le leggi fallisca.