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Coronavirus

Trump, non siamo fatti per lo shutdown, torneremo presto a fare affari

"Questo è un problema medico. Non consentiremo che si trasformi in un problema finanziario di lungo periodo", ha aggiunto, pur riconoscendo che l'epidemia è destinata ad allargarsi"

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Gli Usa "non sono fatti per lo shutdown". Così il presidente Donald Trump segnala l'intenzione di riaprire l'America "agli affari", per salvaguardare l'economia anche al tempo del coronavirus. Durante la conferenza stampa sul Covid-19, il presidente ha indicato l'esigenza di voler gradualmente far ripartire il Paese, perché "si può morire" anche di  crisi economica e occorre trovare un punto di equilibrio. "I nostri esperti di salute pubblica, che sono incredibili, stanno studiando le variazioni e la malattia: utilizzeremo i dati per raccomandare nuovi protocolli che consentano alle economie locali di riprendere cautamente la loro attività al momento giusto", ha dichiarato Trump assicurando che "non sarà una questione di mesi". Deciderà la prossima settimana, quando scadranno i 15 giorni di distanziamento sociale richiesto a tutto il Paese. Intanto oltre il 40% della popolazione è in lockdown.   
 
 "Se fosse per i medici, chiuderebbero tutto il mondo", ha rimarcato il tycoon, davanti ad una sala stampa semi vuota, dopo la notizia di un possibile caso di contagio tra i colleghi. Assente anche l'immunologo Anthony Fauci, della task force della Casa Bianca contro il coronavirus, che in più di un'occasione ha preso le distanze da Trump. Fauci "non concorda" sulla necessità di riaprire il Paese, ha detto il presidente, precisando che l'assenza del super virologo è dovuta semplicemente ad un altro impegno. "L'America tornerà presto ad essere aperta per affari", ha assicurato il comandante in capo. "Questo è un problema medico. Non consentiremo che si trasformi in un problema finanziario di lungo periodo", ha aggiunto, pur riconoscendo che l'epidemia è destinata ad allargarsi. I contagi negli Usa hanno superato quota 40.000 e i morti sono oltre 500, ovvero 100 in più in un giorno.      "Alcune parti della nazione sono state duramente impattate, altre solo marginalmente", ha osservato Trump, citando ad esempio il Nebraska, l'Idaho e l'Iowa. "Perché dovremmo chiudere tutto il Paese?". Durante la conferenza stampa, il presidente si è scherzosamente allontanato dalla dottoressa Deborah Birx, sempre della task force, perché ha avuto la febbre nel weekend. Si è poi complimentato con la Federal Reserve per l'iniezione straordinaria di liquidità e ha reso noto che la first lady Melania si è fatta il test del coronavirus ed è risultata negativa.