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MONDO

Terrore al Bardo

Tunisi, attentatori avevano cinture esplosive. Gentiloni: "Seri timori per 2 italiani irreperibili"

Cinque uomini armati hanno fatto irruzione nel Museo del Bardo prendendo in ostaggio decine di turisti poi liberati con un blitz. Nove gli arrestati: quattro direttamente collegati al massacro, e altri cinque sospettati di avere legami con la cellula terroristica. La Costa sospende gli scali in Tunisia

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La Tunisia è sotto shock all'indomani dell'attentato terroristico nel museo del Bardo che ha fatto almeno 23 morti tra cui 18 stranieri, 3 tunisini e 2 terroristi, e 48 feriti. Ma sono ore di grande tensione anche in Italia perché il numero dei connazionali morti potrebbe ancora salire. Il ministro Gentiloni ha parlato di due italiani deceduti e due irreperibili. Per questi ultimi, però, "si nutrono timori seri", ha detto il titolare della Farnesina. Degli 11 feriti italiani, inoltre, uno sarebbe grave. Costa Crociere, invece, in un comunicato precisa che sarebbero tre i passeggeri italiani della nave Favolosa deceduti. La nave nella notte ha lasciato il porto tunisino e la compagnia ha precisato che lo scalo sarà cancellato dalle rotte delle crociere.

La Tunisia, dopo esser stata la culla delle primavere arabe, adesso stringe i ranghi. Il presidente Beji Caid Essebsi dice che il Paese è "in guerra" per sradicare il terrorismo. Intanto nove persone sono state arrestate: quattro direttamente collegate al massacro, e altre cinque perché sospettate di avere legami con la cellula terroristica. Il ministero degli Interni tunisini Najem Gharsalli sottolinea che i terroristi erano "muniti di cinture esplosive" e di armi "molto avanzate".


L'identità delle vittime italiane
I morti italiani finora accertati sono Francesco Caldara e Orazio Conte, di origine piemontese. I dispersi sono invece Antonella Sesino, 54 anni, dipendente del Comune di Torino, e Giuseppina Biella di 70 anni, di Meda vino a Monza che era a Tunisi con il marito.

Isis rivendica l'attentato e minaccia nuovi attacchi 
L'Isis ha rivendicato la responsabilità dell'attentato di ieri a Tunisi citando anche il nome dei due attentatori, Abu Zakarya al-Tunisi e Abu Anas al-Tunisi. Lo scrive su Twitter Rita Katz, la direttrice del Site, aggiungendo che i jihadisti avrebbero anche minacciato nuovi attacchi: "Quello che avete visto" a Tunisi "è
solo la prima goccia di pioggia". 

In uno degli account Twitter riconducibile all'Isis, inoltre, è comparsa la foto di una delle vittime italiane - scaricata probabilmente da un sito italiano - con la scritta: "Questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo". Nell'immagine è tracciata una croce rossa sulla figura dell'uomo e una scrittra: "È stato schiacciato". 


Gentiloni sui dispersi: "Notizie ufficiali solo dopo ritrovamento"
"Il bilancio delle vittime italiane" dell'attentato di Tunisi è di "2 persone decedute e 2 irreperibili", su cui "purtroppo si nutrono timori seri", anche se "non diamo comunicazioni ufficiali finché non le ritroviamo fisicamente". Poi "una serie di feriti di cui uno in condizioni particolarmente gravi" ha detto il ministro Gentiloni. 
Sull'attentato è intervenuta davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato anche il ministro Roberta Pinotti: "A seguito dell'aggravarsi della minaccia terroristica, resa di drammatica evidenza anche dagli eventi di ieri in Tunisia, si è reso necessario un potenziamento del dispositivo aeronavale dispiegato nel Mediterraneo centrale".

L'attacco
 A 200 metri dal museo del Bardo il parlamento tunisino discute della nuova legge sul contrasto al terrorismo. Armati di kalashnikov, con grosse sacche piene di munizioni, tre, forse cinque uomini, cercano di penetrare all'interno dell'assemblea. "Siamo sotto attacco", twitta una deputata. Il corpo di guardia riesce a bloccare gli incursori, mentre all'interno i deputati intonano l'inno nazionale.

I terroristi si dirigono allora verso il museo dove sono presenti oltre 200 visitatori. Le forze speciali antiterrorismo hanno liberato gli ostaggi con un blitz: due terroristi e un agente sono rimasti uccisi. Un terzo è stato arrestato. I media locali hanno riportato i nomi dei due killer uccisi: si tratta di Jabeur Khachnaoui e Yassine Laabidi, entrambi tunisini. Altri due o tre coinvolti nell'attacco potrebbero essere in fuga. Secondo i media locali, l'attacco sarebbe stato rivendicato dall'Isis, altre fonti parlano di Ansar al-Sharia. 


Il museo del Bardo, simbolo della cultura tunisina
Il Museo nazionale del Bardo, situato nella periferia occidentale di Tunisi, è un museo archeologico che contiene, fra le altre, la più ricca collezione di mosaici romani del mondo, tutti in perfetto stato di conservazione. Situato nella fastosa residenza del Bey, il sovrano, del XIX secolo, circondata da un grande giardino ricco di essenze locali, si sviluppa su tre piani in un complesso di grande fascino, caratterizzato da una eccellente luminosità naturale che esalta i reperti esposti. Si tratta del più importante museo tunisino e allo stesso tempo del più antico museo del mondo arabo e dell'Africa, fu inaugurato il 7 maggio 1888.