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MONDO

Terrorismo

Strage Bardo, in manette a Milano marocchino ritenuto esecutore dell'attentato. Arrivato su barcone

Ne ha dato notizia la Polizia di Stato. L'uomo, di origine marocchina, ha 22 anni ed è stato preso a Gaggiano. Era ricercato a livello internazionale. Nell'attacco terroristico morirono 24 persone, tra cui quattro italiani 


 

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Milano

Un cittadino marocchino di 22 anni, è stato arrestato a Gaggiano, in provincia di Milano, perché ritenuto responsabile della pianificazione e dell'esecuzione materiale della strage al Museo del Bardo a Tunisi, in cui morirono 24 persone tra cui 4 italiani. Ne ha dato notizia la Polizia di Stato.

Arrivato su un barcone a febbraio e poi espulso
Il presunto terrorista si chiama Abdelmajid Touil ed è stato preso nei pressi della casa dove vivono la madre e i fratelli. Ora è indagato dalla procura di Milano con l'accusa di terrorismo internazionale. Touil, noto anche con l'alias Abdallah, si trovava in Italia un mese prima della strage. Il 17 febbraio era sbarcato a Porto Empedocle in Sicilia insieme ad altri migranti e aveva ricevuto un provvedimento di espulsione. Ma non si sa ancora quando sia rientrato in Tunisia, nè quando sia tornato in Italia. La madre, regolare nel nostro Paese, ne aveva denunciato la scomparsa.

L'allarme sulla sua presenza è arrivato dall'intelligence, ha raccontato il dirigente del Digos di Milano, Bruno Megale. "Lo abbiamo individuato solo ieri - ha spiegato - anche se sapevamo da tempo che bazzicava l'appartamento dei suoi", L'appartamento si trova in via Pitagora. All'indagine hanno partecipato anche i Ros dei carabinieri. Per il governo tunisino è fra i responsabili dell'attentato al Bardo sia nella fase di pianificazione che in quella esecutiva ed è un un reclutatore di jihadisti. Nel corso della perquisizione a Abdelmajid Touil, la Digos di Milano ha sequestrato del materiale, tra schede e appunti, che costituisce un ulteriore spunto di approfondimento delle indagini. Sono state avviate le procedure di estradizione. 

Alfano riferirà alla Camera
Alfano Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, domani alle 9.30 riferirà nell'Aula della Camera sull'arresto del terrorista che ha preso parte alla strage del museo Bardo di Tunisi. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio

Approfondimenti dei pm di Milano, poi atti a Roma
Gli inquirenti milanesi non sanno, allo stato, quale ruolo avrebbe avuto Abdelmajid Touil nella strage del Museo del Bardo. E dalle carte a disposizione, infatti, non è chiaro se all'uomo venga contestato, ad esempio, di essere stato uno degli esecutori della strage o di aver fornito un supporto e di quale tipo e da dove. Per questo stanno effettuando approfondimenti e accertamenti e sono in contatto con la Procura di Roma. Nella Capitale, infatti, è aperto un fascicolo d'indagine sulla strage avvenuta in Tunisia. Gli accertamenti dei pm milanesi, dunque, saranno poi trasmessi ai colleghi romani. 

Da quanto risulta, però, al momento agli inquirenti non è stato messo a disposizione alcun elemento dalle autorità tunisine sul ruolo che avrebbe avuto il marocchino nell'attentato e l'arresto è stato effettuato perchè pendeva un mandato di cattura internazionale. In ipotesi, non essendoci certezze sul punto, è possibile anche che l'uomo sia arrivato in Italia a febbraio dopo aver rinunciato a partecipare alla strage che in un primo momento aveva pianificato con altri. Tutte le ipotesi, dunque, sono al vaglio degli inquirenti.

La difesa della madre
Secondo la madre di Touil il ragazzo, giunto in Italia su un barcone dal Marocco nel febbraio scorso, non ha mai lasciato il nostro paese, e quindi non avrebbe potuto partecipare alla strage di Tunisi: "Il 18 marzo mio figlio era davanti alla tv. Ho visto con lui l'attentato in televisione, la jihad non gli piace per niente" ha detto la donna aggiungendo: "Mio figlio è innocente, mio figlio non c'entra niente era in Italia - ha aggiunto arrivando a casa, con il capo coperto da un hejab bordeaux. Ha fatto una scuola di italiano e stava cercando lavoro. Come si può andare in Tunisia senza avere documenti?", alludendo alla denuncia di smarrimento del passaporto fatta proprio dalla donna (che però è posteriore all'attentato, ndR). 

L'attacco del 18 marzo
Negli attentati al Bardo della capitale tunisina morirono 24 persone e ne rimasero ferite altre 45. Le forze speciali tunisine fecero irruzione nell'edificio occupato. Durante l'operazione sono state esplose anche alcune granate. 

Fra le vittime 4 italiani
Fra le vittime di quel terribile attentato ci furono anche 4 cittadini italiani, tutti crocieristi della Costa Fascinosa. Sono Francesco Caldara e Orazio Conte, di origine piemontese, Antonella Sesino, 54 anni, dipendente del Comune di Torino, e Giuseppina Biella di 70 anni, di Meda vino a Monza.

Il tweet di Renzi
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha ringraziato le forze dell'ordine con un tweet: "Grazie a Forze dell'Ordine che hanno arrestato in Lombardia uno dei ricercati strage di Tunisi. Orgoglioso della vostra professionalità!", ha scritto.

Opposizione all'attacco
Immediate le polemiche da parte dell'opposizione, in particolare nei confronti del ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Tre giorni fa un consigliere del governo libico denunciò che i terroristi dell'Isis stanno partendo per l'Italia sui barconi. Stanotte un terrorista marocchino, coinvolto nella strage del museo di Tunisi, è stato arrestato vicino a Milano: fermare partenze e sbarchi e controllare le frontiere subito", ha dichiarato il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, chiedendo le sue dimissioni. "Leggo dichiarazioni surreali o deliranti di indignazione perché abbiamo avuto l'abilità di arrestare un sospettato di terrorismo", ha replicato il titolare del Viminale.