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MONDO

Arrestati alcuni comandanti dei golpisti

Turchia, rimossi 2.745 giudici.Usa: ci diano prove su Gulen dietro golpe

E' fallito il golpe militare in Turchia. Decine di migliaia di persone sono scese per le strade, sollecitate dall'appello del Presidente Erdogan, e hanno costretto i soldati infedeli a ritirarsi. Arrestati 2800 golpisti, rimossi 5 generali e 29 colonnelli. Sette ufficiali sono atterrati in Grecia a bordo di un elicottero chiedendo asilo politico ad Atene, Ankara ha fatto richiesta di estradizione

 

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è partito dall'aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che sottolinea come non sia chiaro dove sia diretto. Le forze di sicurezza intanto hanno completato un'operazione contro i golpisti nel quartier generale dell'esercito.

Dopo il fallito colpo di stato, sono stati arrestati una decina di magistrati membri del 'Danistay', una della autorità giudiziarie più importanti della Turchia nell'ambito amministrativo, equivalente del Consiglio di Stato. Lo riferisce l'agenzia semipubblica turca Anadolu. Altri 48 membri del 'Danistay' sono attivamente ricercati, aggiunge la catena privata NTV. Qualche ora fa le autorità turche avevano rimosso dall'incarico 2.745 giudici a seguito del tentativo di colpo di stato. L'accusa è di essere collegati a Fethullah Gulen, che sarebbe l'ispiratore del golpe, secondo il governo di Ankara.

Gulen nega di essere coinvolto in golpe fallito
Il religioso musulmano Fethullah Gulen, ex amico ed ora avversario numero uno del presidente turco Recep Tayyp Erdogan, nega di aver avuto un ruolo nel golpe fallito in Turchia, e anzi condanna "nei termini più forti" il tentativo di colpo di Stato. Gulen, che vive in esilio negli Stati uniti, respinge quindi le accuse di Erdogan e del governo di Ankara. "Essendo qualcuno che ha sofferto in prima persona diversi colpi di Stato militari, durante le passate cinque decadi, è particolarmente infamante essere accusato di avere legami con un tentativo di questo genere", ha detto Gulen.

Kerry: pronti a collaborare ma servono indizi su Gulen 
Il presidente Usa Barack Obama terrà una riunione, oggi alla Casa Bianca, per discutere la situazione in Turchia con i suoi collaboratori per la sicurezza nazionale e gli affari esteri. Gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare la Turchia nelle indagini sul tentato golpe, ha detto il Segretario di Stato americano, John Kerry, che ha invitato Ankara e mostrare, se esistono, indizi in grado di attribuire a Fetullah Gulen la responsabilità dell'iniziativa sovversiva. Ankara ha chiesto più volte nel passato a Washington di espellere Gulen, predicatore, una volta alleato del presidente Recep Tayyp Erdogan e oggi suo acerrimo nemico. Il premier turco Binali Yildirim ha ammonito: "Qualsiasi Paese appoggi l'imam Fethullah Gulen "non è amico della Turchia ed è in guerra contro la Turchia". 

Ufficiali fuggono in Grecia, Ankara li rivuole 
Un elicottero Blackhawck è atterrato stamane in Grecia con a bordo 7 ufficiali dell'esercito turco e un civile, che hanno chiesto asilo poltico alle autorità di Atene. I fuggitivi sono stati arrestati. Immediatamente dopo, da Ankara il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha fatto domanda di estradizione alla Grecia, accusando gli otto di essere golpisti. 

Yildirim: discuteremo del ripristino della pena di morte
Sono 2.839 finora i militari arrestati.Lo ha detto il premier turco Binali Yildirum, affermando inoltre che nella costituzione del Paese non è prevista la pena di morte, ma aggiungendo che il governo considererà cambiamenti legali per accertarsi che simili tentativi di colpo di stato non si ripetano mai più.



L'ultimo alto grado di cui è stata annunciata stamattina la detenzione è l'ammiraglio Nejat Atilla Demirhan, che avrebbe giocato un ruolo importantissimo nel tentativo di colpo di stato. Secondo la procura generale di Mersin, Demirhan, che era comandante del dipartimento Mediterraneo e della guarnigione di Mersin, ha inviato un comunicato alla gendarmeria dell'area di sua competenza, annunciando la presa del potere da  parte dell'esercito.

Secondo l'agenzia Anadolu, il cervello del tentato golpe è il colonnello Muharrem Kose, braccio destro del capo di Stato maggiore: sarebbe stato lui a progettare l'azione per la presa del potere. Non vi sono notizie certe sulla sua sorte e non si parla per ora esplicitamente di un suo arresto.



Notte di scontri. Il popolo si schiera con Erdogan
E' salito a 265 il numero delle persone rimaste uccise negli scontri relativi al tentato golpe in Turchia, mentre 1.140 sono i feriti. Lo riferiscono le autorità turche spiegando che tra questi si contano 104 golpisti uccisi dalle forze fedeli al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan. Come ha reso noto il primo ministro Binali Yildirim, 161 sono "i martiri" tra civili e forze governative. 
Migliaia infatti sono state le persone a Istanbul e ad Ankara a rispondere all'appello del presidente Erdogan scendendo in strada e tentando di bloccare i tank e i blindati degli insorti. Dopo scontri e violenze i militari si sono arresi: in queste immagini scattate a Istanbul civili tengono in pugno i reparti che avevano seguito gli ordini dei golpisti.