Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/turismo-ripartire-dalle-citta-arte-3f749b90-b93a-4b72-af17-651117bdde40.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

Decalogo in tre capitoli

Turismo, ripartire dalle città d'arte

Venezia e Firenze hanno stilato un documento con idee per rimettere in moto l'economia. I perni sono gli sgravi fiscali e i trasporti

Condividi
Città d'arte #Nonmetterledaparte. Questo il nome del documento presentato dai sindaci di Firenze, Dario Nardella, e di Venezia, Luigi Brugnaro per rimettere in moto il turismo. Il documento che sarà inviato al governo ha come perni gli sgravi fiscali e il trasporto.  

Il decalogo ha tre capitoli. Il primo contiene quattro proposte: sostegno economico per lavoratori e aziende, incentivi per il turismo in Italia, attività, tour ed experience nelle mani dei professionisti e norma per le guide turistiche. Il secondo riguarda i trasporti con l’incremento del fondo nazionale per il Tpl e lo sviluppo del settore del trasporto turistico pubblico non di linea.

Altro capitolo è quello riservato alla residenzialità con norme per gli appartamenti destinati agli affitti brevi. Le proposte sugli affitti turistici saranno vagliate con le associazioni che rappresentano gli host. Inoltre, il documento parla di regole per la tutela del decoro, la sicurezza urbana e lo sviluppo delle Smart control room per la gestione intelligente delle città.

Nardella ha sottolineato che "il turismo internazionale in Italia riparte se ripartono le città d'arte", aggiungendo poi la difficoltà di Firenze dal punto di vista economico: "Per la tassa di soggiorno siamo già oltre i cinque milioni di euro di mancato introito nel 2021". Lo stesso vale per Venezia: "Sui trasporti pubblici - ha dichiarato Brugnaro - l'impatto del Covid ha determinato nel 2020 mancati introiti per 80 milioni di euro. Quest'anno prevediamo una perdita di altri 60 milioni".