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ITALIA

Il caso del giovane ricercatore ucciso

Giulio Regeni, la Procura di Roma: falsità e reticenze dagli agenti egiziani

Inviata una nuova rogatoria al Cairo con la richiesta di una serie di verbali degli interrogatori di altri esponenti delle forze dell'ordine e dei servizi che, secondo chi indaga, avrebbero avuto un ruolo nella tragica vicenda di Giulio

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Sul caso Regeni, ufficiali degli apparati di sicurezza egiziani hanno riferito, tra molte reticenze, fatti non conformi al vero. Gli inquirenti della Procura di Roma sono certi di questo e lo hanno comunicato ai colleghi del Cairo nell'ambito della nuova rogatoria avviata nelle ultime ore in relazione alle indagini sulla morte di Giulio Regeni.

Si tratta delle versioni degli ufficiali egiziani che dall'8 dicembre 2015 al 22 gennaio successivo, tennero sotto controllo Giulio Regeni e dei quali piazzale Clodio ha acquisito i verbali di interrogatorio.

Altro elemento all'attenzione degli inquirenti è il fatto che il giovane ricercatore friulano venne denunciato dal sindacalista Said Abdallah prima del dicembre 2015 e comunque sia stato oggetto di accertamenti, per un non breve periodo, ad opera degli apparati di sicurezza del Cairo. 

Il giovane ricercatore universitario venne sequestrato, torturato per giorni e brutalmente ucciso in Egitto. Il suo corpo venne trovato il 3 febbraio dello scorso anno sulla strada tra il Cairo e  Alessandria.

La nuova rogatoria
In una nota si spiega che "nell'ambito della collaborazione tra le autorità inquirenti"  il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, "ha inviato una nuova rogatoria relativamente alle indagini sul sequestro e l'omicidio di Giulio Regeni alla Procura generale della Repubblica araba d'Egitto". Nel corso della mattinata - si aggiunge - "c'è stato un colloquio telefonico tra gli inquirenti". E "il procuratore di Roma ha rappresentato sinteticamente quanto contenuto nella rogatoria mentre il procuratore generale Sadek si è impegnato a dar corso in maniera esauriente alle attività richieste nel più breve tempo possibile".

Al centro della nuova rogatoria sarebbero la richiesta di una serie di verbali degli interrogatori di esponenti delle forze dell'ordine e dei servizi che, secondo chi indaga, avrebbero avuto un ruolo nella tragica vicenda di Giulio. Gli inquirenti avrebbero chiesto anche eventuali dossier della National Security egiziana su Giulio e registrazioni oltre a quella dell'incontro con il rappresentante del sindacato degli ambulanti che è stata diffusa a gennaio.