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MONDO

Il 16 marzo il referendum

Crimea, Obama e Putin un'ora al telefono. La stampa russa: Yanukovich grave

Kiev cerca di frenare la corsa al voto e blocca l'accesso alle liste elettorali. Lungo braccio di ferro al telefiono tra Obama e Putin. La Casa Bianca spinge per la via diplomatica. Da Mosca, il parlamento fa sapere che sosterrà la "decisione storica della popolazione di Crimea". L'ambasciatore russo a Bruxelles: "Nulla di nuovo dal vertice Ue"

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Nave russa in Crimea (foto Ansa)
Nessun passo indietro. La telefonata tra Putin e Obama nel tardo pomeriggio di ieri non rallenta la corsa della Crimea verso la secessione. Il parlamento della penisola ha fissato per il 16 marzo il referendum per confluire nella Federazione Russa. Voto definito "illegale" dall'Unione Europea, "incostituzionale" dagli Usa. Mentre da Mosca, il presidente della Duma fa sapere: "Rispetteremo la scelta storica della popolazione di Crimea". Ma Kiev, per allontanare il pericolo delle urne, ha deciso di bloccare per un certo periodo l'accesso al database con le liste elettorali della Crimea e di Sebastopoli. Intanto i Tatari di Crimea, che rappresentano il 15% della popolazione locale, fanno sapere che boicotteranno il referendum. Lo ha annunciato Refat Ciubarov, capo del governo dei Tatari di Crimea, ai media ucraini.

Media russi: Yanukovich ricoverato per infarto
Mentre in Ucraina le autorità chiedono all'Interpol un mandato di arresto internazionale per Viktor Yanukovich, dalle pagine della stampa russa rimbalza la notizia che il presidente deposto sarebbe ricoverato in ospedale in gravi condizioni. I medici, secondo quanto riporta l'edizione online di Moskovski Komsomolets, sospettano che Yanukovich, 63 anni, abbia avuto un infarto. 

Obama, un'ora al telefono con Putin: sanzioni e no al referendum
Vladimir Putin e Barack Obama hanno avuto un lungo colloquio telefonico durante il quale il primo ministro russo avrebbe detto al collega di "non voler sacrificare le relazioni russo-americane" tra i due paesi per "problemi isolati, seppur molto importanti". Il leader della Casa Bianca ha sollecitato un'urgente soluzione diplomatica, ribadendo che "le azioni della Russia violano sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina", cosa che ha indotto gli Usa "ad intraprendere diversi passi in risposta, in coordinamento coi nostri partner europei". 

Gli Usa annunciano sanzioni. In Europa: linea graduale
Dura la reazione degli Stati Uniti che hanno annunciato restrizioni sui visti e possibili sanzioni finanziarie su cittadini russi e ucraini. A Bruxelles, dove si è svolto il vertice straordinario dei 28 capi di Stato, prevale la linea gradualista, sponsorizzata dalla Germania, che punta a costituire un gruppo di contatto multinazionale con Ucraina, Stati Uniti e Russia per trovare una soluzione diplomatica. Il consiglio straordinario definisce "illegale" il referendum sulla secessione. 

Mosca: nulla di nuovo dal vertice Ue 
Mosca fa spallucce alla minaccia di sanzioni progressive decise giovedì dall'Ue. Per Vladimir Cizhov, ambasciatore russo all'Ue, il documento non aggiunge nulla di nuovo alle relazioni tra Mosca e Bruxelles e comunque a suo avviso "l'Ucraina e la soluzione della crisi politica in quel Paese sono un obiettivo molto più importanti per noi".

Presidiati i punti nevralgici di Simferopoli
Presidiati da circa 300 cosacchi i punti nevralgici di Simferopoli, la capitale della Repubblica autonoma di Crimea. Degli uomini armati hanno occupato la stazione di trasmissione radio e tv della città e la frequenza della tv Chernomorskaya - seconda emittente del Paese - è stata oscurata, al suo posto vengono trasmesse le immagini della televisione All News Russia 24. I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno arrestato Pavel Gubarev, l'autoproclamato governatore filorusso di Donetsk, nella parte russofona dell'Ucraina orientale.