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MONDO

Domenica il referendum per l'annessione

Ucraina: Usa no armi a Kiev "per ora". A Londra vertice Kerry- Lavrov

Sul sostegno militare "Non è un no per sempre, è un no per ora" avrebbe detto una fonte al Wall Street Journal. Stati Uniti ed Europa minacciano sanzioni già da lunedì e l'Onu lavora ad una risoluzione. Oggi incontro cruciale tra il segretario di Stato Usa e il ministro degli Esteri Russo. Sale a tre il numero dei morti nelle manifestazioni di giovedì a Donetsk

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Kerry a Downing street
Si apre un'altra giornata di lavoro per la diplomazia internazionale impegnata a scongiurare il voto di domenica in Crimea e allontanare il rischio, sempre più concreto, di secessione dell'Ucraina. A Londra il segretario di Stato americano Kerry e il ministro degli esteri russo Lavrov sono al lavoro per cercare di disinnescare la crisi. Un vertice cruciale, il quarto in una settimana.

Se si arriverà al referendum, fissato per domenica 16 marzo, Unione Europea e Stati Uniti hanno minacciato di prendere già da lunedì "serie misure". Sanzioni economiche soprattutto, perchè l'ipotesi militare non è al momento tra le opzioni. Anche se, rimandando il sostegno militare richiesto da Kiev, Washington avverte che "non è un no per sempre".

Usa: niente sostegno militare "per ora"
Il governo ucraino ha chiesto assistenza militare agli Stati Uniti, ovvero armi, munizioni e sostegno di intelligence, ma l'amministrazione Obama ha acconsentito per il momento solo a fornire razioni militari, nel timore di alimentare ulteriormente la tensione nella repubblica ex sovietica. Lo riferisce il Wall Street Journal online, citando alti funzionari Usa. "Non è un no per sempre, è un no per ora", ha detto una delle fonti citate dal Wsj in forma anonima.

Tre morti a Donetsk. Mosca: pronti a difendere i connazionali
Sono tre i morti negli scontri di giovedì sera a Donetsk tra filorussi e sostenitori dell'unità dell'Ucraina. Lo sostiene il sito internet Tsn.ua, citato anche dall'agenzia Unian. Secondo quest'ultima, un migliaio di manifestanti a favore dell'annessione di Donetsk alla Russia hanno attaccato altrettanti dimostranti che in piazza Lenin difendevano l'integrità territoriale del Paese. E in seguito agli scontri Mosca prende posizione e fa sapere che si riserva il diritto di proteggere i propri connazionali.

Onu: risoluzione per dichiarare illegittimo il referendum
All'Onu intanto si lavora a una risoluzione che dichiari illegittimo il referendum sull'annessione della Crimea alla Russia. Risoluzione rispetto alla quale la Cina potrebbe astenersi lasciando la Russia isolata tra i quindici paesi del Consiglio di Sicurezza. L'ambasciatore di Pechino all'Onu, Liu Jieyi, infatti ha affermato in Consiglio di Sicurezza "la necessità di rispettare l'integrità territoriale dell'ex repubblica sovietica" e si è detto "aperto a tutte le proposte che siano in grado di ridurre la tensione".

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, incontrando al Palazzo di Vetro il primo ministro ad interim dell'Ucraina Yatsenyuk ha chiesto che la Carta delle Nazioni Unite "sia uno strumento guida nella soluzione della crisi" ricordando l'importanza dei principi di sovranità, integrità territoriale, e rispetto dei diritti umani.