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MONDO

Horlivka sotto assedio. All'Onu è braccio di ferro

Ucraina, un'altra città controllata dai filorussi

I separatisti nel palazzo della polizia, situazione tesa anche a Slaviansk e Donetsk. Al Palazzo di Vetro riunione d'emergenza: tra occidente e Russia è scontro sulla situazione nel Paese

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Filorussi in Ucraina
Kiev
È ancora alta tensione in Ucraina: dopo Donetsk e Slaviansk, i filorussi hanno occupato gli uffici di polizia di Horlivka, nell'est del Paese e ne hanno preso il controllo. Autori del gesto, decine di uomini, dopo aver lanciato pietre e rotto le finestre, mentre centinaia di spettatori applaudivano. Intanto il governatore di Donetsk ha annunciato  l'introduzione del regime antiterroristico in relazione all'ultimatum lanciato da Kiev. 

Referendum nazionale in Ucraina
Intanto il presidente ad interim ucraino Oleksandr Turcninov non esclude la possibilità di tenere un referendum nazionale sull'ordinamento statale del Paese - federale o meno - nello stesso giorno delle presidenziali, fissate per il 25 maggio. Sul fronte diplomatico, al consiglio degli Esteri di Lussemburgo Federica Mogherini ha detto che la "situazione in Ucraina preoccupa moltissimo" ma non "non le sembra" che si il momento di passare alla fase tre delle sanzioni contro la Russia. Di diverso avviso la Gran Bretagna: il capo della diplomazia William Hague ha esortato l'Ue a lanciare "ulteriori sanzioni" contro la Russia per l'escalation in corso in Ucraina. 

Braccio di ferro all'Onu
Ieri sera, la riunione di emergenza al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il vice segretario generale Onu per gli affari politici, Oscar Fernandez Taranco, ha detto che in Ucraina la situazione "è più esplosiva che mai", sottolineando che la Russia fronteggia il rischio di un allargamento della crisi. "Dobbiamo tornare a focalizzarci sui fatti - ha detto l'ambasciatrice americana, Samantha Power - siamo bombardati dalla propaganda mentre il popolo ucraino si confronta con la violenza". Immediata la replica dell'ambasciatore di Mosca, Vitaly Churkin, che ha sottolineato che "ci sono cittadini di origine russa in pericolo in Ucraina per il rischio di ritorsioni nei loro confronti, e pertanto è necessario garantire la loro tutela". La Cina conferma invece il suo orientamento neutralista: il delegato di Pechino, nel corso della riunione, ha infatti in un brevissimo intervento sottolineato che il suo Paese è "profondamente preoccupato per la situazione in corso, e rinnova l'invito a trovare una soluzione alla crisi attraverso i canali diplomatici e del negoziato".