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MONDO

La Casa Bianca: "Pronte nuove sanzioni per la Russia"

Polveriera Ucraina. Oggi vertice a Ginevra

Il segretario Nato: "Abbiamo preso nuove misure per rispondere alla crisi ucraina". Attesa per l'incontro a Ginevra tra Stati Uniti, Russia, Ue e Ucraina per trovare un punto di incontro sulla crisi
 

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Crisi nell'est ucraino
Roma
Nuova mossa diplomatica degli Stati Uniti alla vigilia del vertice sull'Ucraina a Ginevra: altre sanzioni contro la Russia. Le annuncia il portavoce, nel giorno in cui Kiev si è arresa ai filorussi nell'est e il Paese è a un passo dalla guerra civile.

La resa ucraina
I militari di Kiev sono stati bloccati dai manifestanti filorussi a Kramatorsk, nell'est del Paese e hanno così deposto le armi. Scene analoghe nella vicina Slaviansk, dove 300 soldati si sarebbero arresi, secondo fonti filorusse citate da Interfax. "Bravi, bravi" avrebbe gridato la folla. I soldati ucraini a Kramatorsk stanno dunque cominciando a rendere inoffensive le loro armi su richiesta di centinaia di filorussi che hanno circondato i loro blindati. 

Il vertice a Ginevra
Intanto oggi a Ginevra è in programma un vertice cui parteciperano Russia, Stati Uniti, Unione europea e Ucraina. Secondo quanto fatto sapere dal Cremlino, nel corso di una telefonata con la cancelliera tedesca Angela Merkel, Putin ha rimarcato che "la brutale escalation del conflitto" imputata al blitz militare di Kiev nell'est "ha portato la Nazione sull'orlo della guerra civile". Le posizioni tra Occidente e Russia rimangono molto distanti: parlando con Merkel, Putin ha denunciato "il ricorso incostituzionale alla forza contro le manifestazioni pacifiche" dei russofoni da parte delle autorità salite al potere a Kiev, mentre la cancelliera gli ha chiesto di ritirare le truppe dai confini e lo ha invitato alla "moderazione".  Tra le richieste che avanzerà Kiev a Ginevra c'è invece il ritiro delle truppe russe dalla Crimea e dal confine ucraino e la revoca dell'autorizzazione del Senato di Mosca all'uso dell'esercito in Ucraina. 
   
L'appello italiano
Dal ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, arriva invece l'invito a "tutte le parti, dentro l'Ucraina e fuori" ad un "atteggiamento il più possibile responsabile". La titolare della Farnesina, riferendosi al vertice di Ginevra, ha poi sottolineato che "la priorità è fare in modo che il canale di dialogo sull'Ucraina abbia luogo". "Il risultato non potrà essere miracoloso o risolutivo - ha affermato -. Ma già il fatto che ci possa essere un tavolo a quattro è un risultato che fino a qualche settimana sembrava molto difficile da ottenere".

La Nato: rafforzati i dispiegamenti
Da parte dell'alleanza atlantica, arriva invece l'alluncio del rafforzamento dei  "dispiegamenti via terra, aria e mare" nell'Europa orientale per rispondere alla crisi ucraina, una mossa sostenuta anche dalla Casa Bianca. La Nato, ha spiegato il segretario Anders Fogh Rasmussen, ritiene che vista l'attuale situazione sia necessario rafforzare la difesa collettiva dell'alleanza. La misura ha scopo di "dissuasione e de-escalation", alla luce del comportamento aggressivo della Russia nei riguardi dell'Ucraina".

La guerra dell'informazione
Sul fronte mediatico, tra Kiev e Mosca è da tempo in atto una guerra dell'informazione, e mentre la Russia nega qualunque coinvolgimento di propri uomini nella rivolta filorussa, gli 007 ucraini sostengono di aver già fermato 23 ufficiali dei servizi segreti militari russi (Gru). Ma secondo il governo di Kiev anche i filorussi con addosso mimetiche senza alcun segno distintivo e armati di kalashnikov (i cosiddetti "uomini verdi") sono militari di Mosca, così come lo erano quelli che hanno preso parte all'invasione russa della Crimea. Anzi, lo stesso
comandante degli armati filorussi a Sloviansk, Igor Strelkov, sarebbe un ufficiale dei servizi segreti militari russi già presente anche in Crimea. Ma tra questi uomini armati potrebbero anche esserci degli ex militari o poliziotti ucraini.