Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ucraina-obama-armi-e-supporto-a-kiev-new-york-times-8ccd03e1-e032-4141-a429-81bd27fed802.html | rainews/live/ | true
MONDO

Altri 5 soldati uccisi

Ucraina, gli Usa potrebbero fornire armi all'esercito di Kiev

Nessuna decisione è stata presa ma l'amministrazione Obama starebbe rivedendo la propria posizione sulla fornitura di armi e assistenza alle forze governative dell'Ucraina. A spingere sarebbe Breedlove, comandante delle forze Nato in Europa, data la situazione drammatica della zona e le conquiste dei filorussi sostenuti da Mosca. Ne potrebbe parlare già giovedì John Kerry, in una visita precedentemente pianificata. 

Condividi
L'amministrazione Obama starebbe valutando l'ipotesi di fornire armi e attrezzature di difesa all'esercito governativo di Kiev. Lo scrive il New York Times specificando che ancora non è stata presa alcuna decisione ma che il presidente sta rivedendo la questione dell'assistenza militare. Intanto, dopo le 30 persone delle passate 24 ore, sono stati uccisi altri 5 soldati ucraini e almeno 29 sono rimasti feriti. A dirlo è stato il portacove delle truppe di Kiev: "Secondo i dati preliminari, al primo febbraio le perdite tra i nemici ammontano a 180 morti e 248 feriti"

Invio di armi, ipotesi sostenuta da Breedlove, comandante Nato in Europa
La spinta a mutare strategia arriva - sempre secondo il quotidiano - dal comandante delle Forze Nato in Europa, Philip Breedlove, a seguito del fallimento delle sanzioni economiche come strumento per dissuadere la Russia dall'inviare armi pesante e militari dell'Ucraina dell'Est e dal numero di morti tra i governativi, in costante aumento. Sembra che anche Chuck Hagel, il segretario uscente alla Difesa, sia sulle stesse posizioni. Tra i problemi pratici sollevati dalla Nato ci sarebbe però quello della tipologia di armi: quelle a disposizione, infatti, sarebbero troppo sofisticate per l'esercito ucraino. 

Kerry potrebbe discuterne giovedì a Kiev
Il Segretario di Stato americano John Kerry sarà in Ucraina giovedì prossimo e potrebbe aprire il capitolo dell'invio di armi. Inizierebbe così una nuova fase dopo che l'altro giorno sono falliti i negoziati di Minsk per ottenere una tregua e le Nazioni Unite hanno diffuso i dati sulle vittime del conflitto: 5 mila dall'aprile 2014, quando è iniziato. 

Il sostegno della Russia ai separatisti
Armi pesanti, carri armati, lanciarazzi, militari altamente addestrati. Mosca non fa mancare il suo supporto ai separatisti e questo, scrive il Times, è solo quanto ha inviato nelle scorse settimane. La Nato stima che ci siamo almeno mille persone - tra militari di professione e uomini dell'intelligence - inviare dalla Russia in Ucraina per sostenere l'offensiva nelle regioni dell'Est. E' infatti con il sostegno russo che i speratisti sono riusciti a prendere l'aereoporto di Donetsk e stanno accerchiando la città di Debaltseve, critica per il controllo del nodo ferroviario. 

Separatisti: mobilitiamo 100 mila uomini
Il leader dei separatisti filorussi nell'est dell'Ucraina ha annunciato oggi la mobilitazione generale e il reclutamento di 100mila uomini. "Entro dieci giorni - ha detto Alexander Zakharchenko, dopo l'ennesimo tentativo andato a vuoto di colloqui di pace, citato dalla Donetsk news agency - inizieremo una mobilitazione generale nella 'Repubblica popolare di Donetsk'. Abbiamo intenzione di mobilitare 100mila uomini".