MONDO
Yanukovic: giovedì lutto nazionale
Ucraina in fiamme. Usa: violenze scandalose
Continuano le proteste dopo il fallimento dei negoziati tra il Presidente e l'opposizione. È salito a 26 il numero dei morti: tra questi anche un giornalista e 10 uomini delle forze dell'ordine. Domani a Kiev i ministri degli Esteri di Francia Germania e Polonia. L'Onu chiede indagine indipendente. Condanna anche dagli Usa. La Bei tiene le attività congelate. Bonino:rischio concreto di guerra civile alle porte dell'Ue

La giornata di Kiev è iniziata all'alba con un susseguirsi ininterrotto di esplosioni e lacrimogeni, quando le truppe antisommossa sono entrate a Piazza Maidan lanciando granate e smantellando le barricate dei manifestanti. Ma è continuata ancora peggio con le autorità ucraine che - invece di raccogliere i moniti della comunità internazionale - lanciano “un'operazione antiterrorismo in tutto il Paese". L’annuncio diffuso dallo Sbu, i servizi di sicurezza di Kiev, suona come un ulteriore irrigidimento rispetto all’escalation di violenze delle ultime ore non solo nella capitale ma in molte città del paese. Scontri infatti anche nell'Ovest dell'Ucraina, a Leopoli, roccaforte dei nazionalisti e anche a Ternopil e Ivano-Frankivsk.
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, si dice "scioccato" per l'escalation di violenza a Kiev, in Ucraina. In una nota, definisce l'uso della violenza da entrambe le parti "inaccettabile". "Prevenire ulteriori spargimenti di sangue è una priorità fondamentale - aggiunge - e tutte le parti devono impegnarsi affinché venga ristabilita la democrazia il più rapidamente possibile". Mentre l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani chiede un'indagine urgente e indipendente. Prende posizione anche la Casa Bianca che definisce le violenze "totalmente scandalose".
Forte condanna delle violenze anche dall’Unione Europea. Domani i ministri degli Esteri di Francia e Germania si recheranno a Kiev, dove è già presente l'omologo polacco. Mentre a Bruxelles si terrà il vertice straordinario convocato dal rappresentante per la politica estera Catherine Ashton. Sul tavolo eventuali sanzioni mirate contro i responsabili delle violenze. Esiste "il rischio concreto di una guerra civile alle porte dell'Unione Europea" fa sapere il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino. La cancelliera tedesca Merkel condanna la tecnica dilatoria delle autorità di Kiev mentre per il presidente francese Hollande “serve soluzione politica”. La Bei, la Banca europea degli investimenti, in attesa di capire quale posizione prenderanno i ministri degli Esteri dell'Ue, tiene congelate le attività in Ucraina.
Presidente-opposizione, negoziati falliti
La continuazione degli scontri segna il fallimento dei negoziati tra Viktor Yanukovic e il leader dell'opposizione ed ex pugile Vitaly Klitchko. Quest'ultimo nei colloqui di martedì aveva esortato il presidente ad accettare le riforme costituzionali per limitare i suoi poteri e convocare elezioni anticipate. Nulla di fatto, non è riuscito a convincerlo a fermare l'assalto alla piazza. Anzi, il presidente ucraino ha fatto sapere che l'opposizione "ha oltrepassato i limiti" chiamando i cittadini ad imbracciare le armi e che chi ha violato la giustizia verrà perseguito. E il premier ad interim Serghii Arbuzov ha rincarato la dose accusando i manifestanti di colpo di stato.
Il bilancio di martedì: 26 morti
Martedì è stata una delle giornate più violente dell'ultimo periodo, un bagno di sangue: almeno 26 morti e 351 i feriti (di cui 241 ricoverati in ospedale, secondo il ministero della Sanità) barricate alzate e distrutte, fumogeni e blindati, un incendio in un palazzo occupato dai manifestanti, subito evacuato.
La rivolta esplode dopo i 2 miliardi arrivati da Mosca a Yanukovic
Sono tre mesi che l'Ucraina vede infiammare nelle piazze una battaglia tutta geopolitica tra la Russia e l'Occidente, dopo il mancato accordo con l'Unione Europea. Mosca - che ha denunciato le pressioni occidentali nella rivolta di piazza - ha appena invitato a Kiev 2 miliardi di dollari, un iniezione di capitale nella debilitata economia del Paese che - secondo i manifestanti - avrebbero dovuto soprattutto servire a bloccare la protesta pro Europa e anti Russia. Una mossa che martedì ha fatto esplodere il dissenso e la piazza.
Le reazioni
Onu: indagine urgente e indipendente
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navi Pillay, condanna le violenze in Ucraina e chiede un'indagine urgente e indipendente. "Condanno fermamente le uccisioni ed esorto il governo ed i manifestanti ad agire per disinnescare le tensioni e ad agire rapidamente per trovare una soluzione pacifica alla crisi - sottolinea Pillay - chiedo anche un'indagine urgente e indipendente per accertare i fatti e le responsabilità",
Casa Bianca: violenze scandalose
Le violenze che a Kiev hanno causato la morte di decine di persone, sono "totalmente scandalose", ha affermato il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Ben Rhodes, aggiungendo che "nel ventunesimo secolo non c'è posto" per eventi del genere.
Da Bruxelles: violenza inaccettabile, autorità responsabili
La condanna di Bruxelles, mentre è ancora in corso la riunione del comitato di sicurezza. "Tutti coloro che sono responsabili delle violenze devono essere considerati responsabili". Sull'ipotesi di sanzioni la portavoce della Ashton: "Spetta agli stati membri decidere, tutte le opzioni sono sul tavolo, il lavoro è in corso e i ministri Ue si riuniranno domani".
Bonino, rischio guerra civile alle porte Ue
Il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino richiama l'attenzione sul rischio di una guerra civile alle porte dell'Ue. Il dialogo è l'unica strada percorribile, aggiunge Bonino "nonostante i margini negoziali fra governo ed opposizioni appaiano in queste ore ancora più ridotti". E avverte "in caso di continuazione delle violenze, non escludiamo il ricorso a misure restrittive eccezionali".
Merkel condanna autorità di Kiev. Hollande serve soluzione politica
Per la cancelliera tedesca le sanzioni che verranno adottate a livello europeo avranno lo scopo di ''dire che attribuiamo la più grande importanza ai diritti democratici'' del popolo ucraino. Merkel ha anche puntato il dito contro la ''tattica deliberatamente dilatoria'' messa in campo dalle autorità di Kiev, che ''non fanno altro che peggiorare la situazione''. ''Bisogna porre fine a questa politica che tende a guadagnare tempo. Non fa che aggravare'' la situazione, ha avvertito la Merkel. Da parte sua, Hollande ha detto che in Ucraina, oltre alle sanzioni, serve anche ''una soluzione politica''.
La Bei tiene le attività congelate, in attesa della decisione Ue
La Banca europea d'investimenti mantiene per ora bloccate le attività in Ucraina in attesa di capire cosa deciderà l'Europa. Le attività erano ferme già da qualche tempo. "Aspettiamo che le terribili violenze finiscano prima di proseguire le attività, siamo in linea con quanto decide la Ue, è importante che ora la Ue parli con una voce sola" ha dichiarato il direttore della Bei Werner Hoye.
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, si dice "scioccato" per l'escalation di violenza a Kiev, in Ucraina. In una nota, definisce l'uso della violenza da entrambe le parti "inaccettabile". "Prevenire ulteriori spargimenti di sangue è una priorità fondamentale - aggiunge - e tutte le parti devono impegnarsi affinché venga ristabilita la democrazia il più rapidamente possibile". Mentre l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani chiede un'indagine urgente e indipendente. Prende posizione anche la Casa Bianca che definisce le violenze "totalmente scandalose".
Forte condanna delle violenze anche dall’Unione Europea. Domani i ministri degli Esteri di Francia e Germania si recheranno a Kiev, dove è già presente l'omologo polacco. Mentre a Bruxelles si terrà il vertice straordinario convocato dal rappresentante per la politica estera Catherine Ashton. Sul tavolo eventuali sanzioni mirate contro i responsabili delle violenze. Esiste "il rischio concreto di una guerra civile alle porte dell'Unione Europea" fa sapere il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino. La cancelliera tedesca Merkel condanna la tecnica dilatoria delle autorità di Kiev mentre per il presidente francese Hollande “serve soluzione politica”. La Bei, la Banca europea degli investimenti, in attesa di capire quale posizione prenderanno i ministri degli Esteri dell'Ue, tiene congelate le attività in Ucraina.
Presidente-opposizione, negoziati falliti
La continuazione degli scontri segna il fallimento dei negoziati tra Viktor Yanukovic e il leader dell'opposizione ed ex pugile Vitaly Klitchko. Quest'ultimo nei colloqui di martedì aveva esortato il presidente ad accettare le riforme costituzionali per limitare i suoi poteri e convocare elezioni anticipate. Nulla di fatto, non è riuscito a convincerlo a fermare l'assalto alla piazza. Anzi, il presidente ucraino ha fatto sapere che l'opposizione "ha oltrepassato i limiti" chiamando i cittadini ad imbracciare le armi e che chi ha violato la giustizia verrà perseguito. E il premier ad interim Serghii Arbuzov ha rincarato la dose accusando i manifestanti di colpo di stato.
Il bilancio di martedì: 26 morti
Martedì è stata una delle giornate più violente dell'ultimo periodo, un bagno di sangue: almeno 26 morti e 351 i feriti (di cui 241 ricoverati in ospedale, secondo il ministero della Sanità) barricate alzate e distrutte, fumogeni e blindati, un incendio in un palazzo occupato dai manifestanti, subito evacuato.
La rivolta esplode dopo i 2 miliardi arrivati da Mosca a Yanukovic
Sono tre mesi che l'Ucraina vede infiammare nelle piazze una battaglia tutta geopolitica tra la Russia e l'Occidente, dopo il mancato accordo con l'Unione Europea. Mosca - che ha denunciato le pressioni occidentali nella rivolta di piazza - ha appena invitato a Kiev 2 miliardi di dollari, un iniezione di capitale nella debilitata economia del Paese che - secondo i manifestanti - avrebbero dovuto soprattutto servire a bloccare la protesta pro Europa e anti Russia. Una mossa che martedì ha fatto esplodere il dissenso e la piazza.
Le reazioni
Onu: indagine urgente e indipendente
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navi Pillay, condanna le violenze in Ucraina e chiede un'indagine urgente e indipendente. "Condanno fermamente le uccisioni ed esorto il governo ed i manifestanti ad agire per disinnescare le tensioni e ad agire rapidamente per trovare una soluzione pacifica alla crisi - sottolinea Pillay - chiedo anche un'indagine urgente e indipendente per accertare i fatti e le responsabilità",
Casa Bianca: violenze scandalose
Le violenze che a Kiev hanno causato la morte di decine di persone, sono "totalmente scandalose", ha affermato il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Ben Rhodes, aggiungendo che "nel ventunesimo secolo non c'è posto" per eventi del genere.
Da Bruxelles: violenza inaccettabile, autorità responsabili
La condanna di Bruxelles, mentre è ancora in corso la riunione del comitato di sicurezza. "Tutti coloro che sono responsabili delle violenze devono essere considerati responsabili". Sull'ipotesi di sanzioni la portavoce della Ashton: "Spetta agli stati membri decidere, tutte le opzioni sono sul tavolo, il lavoro è in corso e i ministri Ue si riuniranno domani".
Bonino, rischio guerra civile alle porte Ue
Il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino richiama l'attenzione sul rischio di una guerra civile alle porte dell'Ue. Il dialogo è l'unica strada percorribile, aggiunge Bonino "nonostante i margini negoziali fra governo ed opposizioni appaiano in queste ore ancora più ridotti". E avverte "in caso di continuazione delle violenze, non escludiamo il ricorso a misure restrittive eccezionali".
Merkel condanna autorità di Kiev. Hollande serve soluzione politica
Per la cancelliera tedesca le sanzioni che verranno adottate a livello europeo avranno lo scopo di ''dire che attribuiamo la più grande importanza ai diritti democratici'' del popolo ucraino. Merkel ha anche puntato il dito contro la ''tattica deliberatamente dilatoria'' messa in campo dalle autorità di Kiev, che ''non fanno altro che peggiorare la situazione''. ''Bisogna porre fine a questa politica che tende a guadagnare tempo. Non fa che aggravare'' la situazione, ha avvertito la Merkel. Da parte sua, Hollande ha detto che in Ucraina, oltre alle sanzioni, serve anche ''una soluzione politica''.
La Bei tiene le attività congelate, in attesa della decisione Ue
La Banca europea d'investimenti mantiene per ora bloccate le attività in Ucraina in attesa di capire cosa deciderà l'Europa. Le attività erano ferme già da qualche tempo. "Aspettiamo che le terribili violenze finiscano prima di proseguire le attività, siamo in linea con quanto decide la Ue, è importante che ora la Ue parli con una voce sola" ha dichiarato il direttore della Bei Werner Hoye.