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MONDO

Lo hanno deciso i ministri degli Esteri riuniti a Bruxelles

Ucraina, Nato: stop alla cooperazione civile e militare con la Russia

Stabilite anche misure per rafforzare la capacità dell'Ucraina di provvedere alla sua sicurezza. Intanto Gazprom aumenta il prezzo del gas fornito all'Ucraina

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Un'esercitazione russa
Kiev
La Nato ha deciso di "sospendere ogni cooperazione pratica, civile e militare, con la Russia". Lo hanno dichiarato i ministri degli Esteri dell'Alleanza atlantica riuniti a Bruxelles. Una decisione che era stata anticipata dal segretario Anders Fogh Rasmussen, che ha parlato anche al termine dei lavori affermando di aspettarsi che continui però "la collaborazione nel progetto di lotta al traffico di droga" e quella in Afghanistan per l'assistenza elicotteristica e l'accordo di transito.

Misure per rafforzare la capacità dell'Ucraina di provvedere alla sua sicurezza
Nel corso del veritice, la Nato ha deciso anche di "intensificare la cooperazione" con Kiev e ha concordato la "messa in atto di misure immediate e di lungo termine per rafforzare la capacità dell'Ucraina di provvedere alla sua sicurezza".
 
Nato smentitsce l’annuncio di Mosca sul ritiro delle truppe

Il ritiro delle truppe russe al confine con l'Ucraina? L'Alleanza atlantica smentisce l'annuncio di Mosca sulla conclusione di un'esercitazione militare e annuncia per bocca di Rasmussen: "La difesa comincia con la deterrenza, quindi faremo i passi necessari per chiarire al mondo che nessuna minaccia contro un alleato della Nato avrà successo". Subito dall'Europa arriva il freno. Francia e Germania ritengono che l'Alleanza "deve evitare provocazioni" e "non dare pretesti a Mosca per una ulteriore escalation".
Rasmussen ha inoltre ribadito che dopo la crisi ucraina e l'invasione della Crimea le relazioni tra Nato e Russia "non potranno continuare come al solito". "Dovremo rivedere le nostre relazioni con la Russia - ha detto prima del vertice di Bruxelles - Abbiamo già sospeso gli aspetti pratici della cooperazione. Continueremo con questa revisione in un modo più approfondito". 

La Nato rafforzerà la risposta di "autodifesa" nei Paesi baltici ed est-europei
La Nato darà mandato al comando militare (Saceur) di fare piani per rinforzare la risposta di 'autodifesa' nei paesi baltici ed est-europei. Il mandato, riferiscono fonti Nato, include il dispiegamento di mezzi aerei, navali e di terra, l'aumento del livello di prontezza della riposta, la revisione dei piani di difesa e delle esercitazioni. 

La Rada: sì a truppe sul territorio
Intanto a Kiev la Rada Suprema, il Parlamento ucraino, ha approvato un ddl che autorizza l'ingresso sul territorio di forze armate straniere. Il che vuol dire che i soldati Nato e dell'Unione Europea potranno svolgere esercitazioni militari congiunte, già da quest'anno. 
 
Mosca boicotta un incontro dell'Onu
Anche Mosca gioca le sue carte. La Russia ha infatti boicottato un incontro informale del Consiglio di Sicurezza con i membri della minoranza tatara della Crimea, organizzato ieri dalla Lituania. Mosca ha definito la riunione "inappropriata", e la considera un altro tentativo internazionale di distogliere l'attenzione dalla "grave situazione in Ucraina". 
 
Prezzo del gas al rialzo

E dalla Russia arrivano anche le mosse in campo economico. Il colosso dell'energia Gazprom annuncia di aver rialzato di oltre un terzo il prezzo del gas fornito all'Ucraina. Kiev, come rivela l'amministratore di Gazprom, Alexei Miller, dovra' pagare 385,5 dollari per ogni mille metri cubi di gas, contro 285,5 dollari pagati finora.
 
L'ambasciatore ucraino in Italia: Kiev stanzia fondi per aiutare le famiglie di fronte all’aumento del gas
Kiev ha deciso di stanziare fondi per aiutare 4 milioni di famiglie ucraine per far fronte all'aumento del costo del gas. Lo ha detto l'ambasciatore ucraino in Italia, Yevhen Perelygin.