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MONDO

L'opposizione denuncia la presenza di "provocatori pagati dal governo"

Ucraina: tregua negli scontri dopo 48 ore di violenza interrotta. Usa: profondamente preoccupati

Washington si dice "profondamente preoccupata" ed esorta "tutte le parti" a evitare che la situazione degeneri. Il ministro Lavrov ha assicurato che la Russia farà di tutto per evitare la destabilizzazione del Paese 

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Scontri notturni a Kiev
Si sono fermati, almeno per ora, gli scontri tra polizia e manifestanti antigovernativi a Kiev dopo quasi 48 ore di violenza ininterrotta. Quattro preti si trovano tra gli agenti e i dimostranti per chiedere la fine delle violenze. Con loro anche alcune religiose con delle icone sacre in mano che cercano di dialogare sia con i poliziotti sia con gli insorti. 

Violenza ininterrotta
Nella notte numerosi scontri si sono susseguiti a Kiev, in Ucraina, dove i dimostranti filoeuropeisti sono riusciti a respingere la polizia che voleva cacciarli. Gli agenti inutilmente hanno tentato di entrare nel principale luogo di raduno dei manifestanti. Nella notte, tra l'altro, decine di giovani vestiti con abiti sportivi scuri hanno creato disordini nel centro della città e causato scontri in un supermercato. Il leader dell'opposizione, l'ex pugile Vitali Klitschko, ha accusato il governo di aver pagato queste persone perché si mischiassero alle proteste e le delegittimassero con azioni violente. Ha aggiunto che i dimostranti li hanno cacciati quando hanno frantumato delle finestre e dato fuoco a dei veicoli.

Iulia Timoshenko
L'ex premier, Iulia Timoshenko, condannata a sette anni in un processo che Ue e Usa ritengono di matrice politica, si rivolge agli insorti: "Se fossi libera - scrive - sarei tra voi. La libertà vale questa lotta. Difendete l'Ucraina e non abbiate paura di nulla - prosegue - L'Ucraina non ha difese al di fuori di voi. Per il popolo non c'è altro modo di trattare con la mafia. Siete degli eroi". Affermazioni che mettono in fuorigioco sia il capogruppo dello stesso partito di Timoshenko, Arseni Iatseniuk, sia il campione di pugilato e leader del partito d'opposizione Udar, Vitali Klitschko, che hanno entrambi condannato le violenze.

Il bilancio
Il bilancio degli scontri ad oggi è di 200 feriti e di 31 arresti. Intanto, è salito a 120 il numero dei poliziotti ucraini feriti negli scontri. A riferirlo il ministero dell'Interno ucraino specificando che 80 agenti sono stati ricoverati in ospedale. Secondo l'istituto nazionale per l'informazione di massa sono almeno 26 i giornalisti rimasti feriti negli scontri tra manifestanti antigovernativi e polizia che vanno avanti da domenica pomeriggio.

Gli avvertimenti Usa
La Casa Bianca si dice "profondamente preoccupata" dalle violenze ed esorta "tutte le parti" a evitare che la situazione degeneri, ma allo stesso tempo sottolinea come "l'intensificarsi delle tensioni in Ucraina sia una conseguenza diretta del fallimento del governo di riconoscere le legittime richieste del suo popolo. Al contrario - prosegue Washington - ha agito per indebolire le fondamenta della democrazia ucraina inasprendo le pene per le proteste pacifiche e togliendo alla società civile e all'opposizione politica le protezioni giuridiche di base della democrazia".

Leggi anti-manifestazioni
Il riferimento è evidentemente alle leggi approvate in maniera rocambolesca (per alzata di mano e senza dibattito) dal parlamento ucraino giovedì scorso ed entrate in vigore oggi. Si tratta delle leggi anti-manifestazioni, che prevedono pene severe per chi partecipa a manifestazioni non autorizzate e persino per chi monta delle tende in un luogo pubblico, protesta a volto coperto o indossando un casco, o prende parte a un carosello con più di cinque auto.

La vicina Russia
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha avvertito che in Ucraina la situazione sta andando "fuori controllo" e ha assicurato che la Russia farà di tutto per evitare la destabilizzazione del Paese. "Stiamo facendo del nostro meglio per contribuire a stabilizzare la situazione e continueremo ad agire proprio in questo modo", ha affermato Lavrov, durante una conferenza stampa a Mosca. Ricordando che l'Ucraina è "nostro vicino, partner, amico e fratello", Lavrov ha poi ribadito che "i problemi interni di ogni Paese" devono essere risolti attraverso il "dialogo" nazionale e "senza interferenze dall'esterno". Il capo della diplomazia russa ha poi bollato come "violazioni di ogni norma di comportamento europeo", l'escalation di violenza che ha registrato la protesta europeista a Kiev.