MONDO
Vietato anche fornire servizi turistici in Crimea
Ucraina, l'Ue estende sanzioni alla Russia fino al 2019
L'Unione Europea resta "saldamente impegnata" a difendere "la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina" e "ribadisce che non riconosce e che continua a condannare questa violazione del diritto internazionale"

Il Cosiglio Ue ha esteso oggi di un anno (fino al 23 giugno 2019) le sanzioni alla Russia in risposta all'annessione illegale della Crimea e Sebastopoli. E' quanto si legge in un comunicato dell'Ue.
Le sanzioni includono il divieto di importare nell'Ue prodotti della Crimea e di investire in Crimea, il che significa che nessun europeo o società dell'Ue può comprare società o immobili in quel territorio, né finanziare società con sede in Crimea. E' vietato anche fornire servizi turistici in Crimea: in particolare, le navi di crociera non possono attraccare nei porti della penisola, se non in caso di emergenza.
Non è inoltre consentito esportare in Crimea determinati beni e tecnologie nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia, connessi alla prospezione, esplorazione e produzione di petrolio, gas e risorse naturali. Non possono essere forniti neppure i servizi di assistenza tecnica, intermedia, costruzione e ingegneria connessi a questi settori.
L'Ue resta "saldamente impegnata" a difendere "la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina". A quattro anni dall'annessione illegale della Repubblica Autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione Russa, "l'Ue ribadisce che non riconosce e che continua a condannare questa violazione del diritto internazionale".
Le sanzioni includono il divieto di importare nell'Ue prodotti della Crimea e di investire in Crimea, il che significa che nessun europeo o società dell'Ue può comprare società o immobili in quel territorio, né finanziare società con sede in Crimea. E' vietato anche fornire servizi turistici in Crimea: in particolare, le navi di crociera non possono attraccare nei porti della penisola, se non in caso di emergenza.
Non è inoltre consentito esportare in Crimea determinati beni e tecnologie nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia, connessi alla prospezione, esplorazione e produzione di petrolio, gas e risorse naturali. Non possono essere forniti neppure i servizi di assistenza tecnica, intermedia, costruzione e ingegneria connessi a questi settori.
L'Ue resta "saldamente impegnata" a difendere "la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina". A quattro anni dall'annessione illegale della Repubblica Autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione Russa, "l'Ue ribadisce che non riconosce e che continua a condannare questa violazione del diritto internazionale".