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MONDO

Lo riferisce il presidente russo Putin

Ucraina, vertice di Minsk: "Accordo per il cessate il fuoco dal 15 febbraio"

L'intesa prevede anche il ritiro delle armi pesanti dall'est dell'Ucraina. Putin avrebbe convinto i separatisti al cessate il fuoco. Sulle altre questioni nessun accordo. Merkel. "C'è ancora molto da fare"

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I leader riuniti a Minsk
Minsk (Bielorussia)
Dopo conferme e smentite per un accordo sulla crisi ucraina, al vertice di Minsk c'è almeno l'intesa per il cessate il fuoco: entrerà in vigore da domenica 15 febbraio. Entro due settimane verranno anche ritirate le armi pesanti dall'est del Paese. Lo riferisce il presidente russo Vladimir Putin, dopo oltre 14 ore di negoziazioni: "Evitiamo inutili bagni di sangue", ha detto al summit il leader russo. A confermare l'intesa sul cessate il fuoco c'è anche il presidente francese Hollande, mentre la cancelliera Merkel riferisce che è stato proprio il presidente russo a convincere i ribelli al cessate il fuoco.

Poroshenko: "Condizioni inaccettabili"
Resta però in discussione un documento che comprende tra i 12 e i 13 punti per risolvere la crisi ucraina. Itar-Tass cita fonti diplomatiche, che parlano di "enormi progressi". Ma il presidente ucraino Poroshenko ha detto che "ancora non ci sono buone notizie, perché la Russia ha posto condizioni inaccettabili".  L'Ucraina non è soddisfatta delle proposte russe riguardo alla demarcazione della linea di separazione tra i ribelli e le forze di Kiev né con la posizione di Mosca sullo status dei territori controllati dai ribelli.  E da parte sua Putin chiede che l'Ucraina "intraprenda riforme costituzionali", "per rispettare i diritti della popolazione in Ucraina orientale". Sulla rete intanto trapela la difficoltà di raggiungere un accordo sulle altre questioni che non riguardano il cessate il fuoco, anche con questa foto, che mostra un Putin insolitamente nervoso, mentre spezza una matita guardando le controparti:




Le indiscrezioni sull'accordo
Secondo fonti diplomatiche, il documento circolato in mattinata prevede la messa in atto dell'accordo del 5 settembre, un'intesa dell'anno scorso rimasta incompiuta. Oltre al cessate il fuoco, l'intesa di settembre di Minsk comprendeva: il ritiro dei gruppi armati illegali; la liberazione di tutti i prigionieri e degli ostaggi; un dialogo a livello nazionale, con la decentralizzazione del potere. Nel nuovo testo, ancora in discussione, si parlerebbe anche di elezioni locali nelle zone reclamate dai filorussi. Nel testo, dal titolo "Un pacchetto di misure per l'implementazione degli accordi di Minsk", sarebbe previsto anche il completo controllo del confine russo-ucraino da parte di Kiev entro la fine del 2015, così come il ritiro di truppe straniere dai territori.  Tutti punti su cui le parti, Ucraina, Russia, ribelli e leader europei hanno punti di vista diversi. La stessa cancelliera, Angela Merkel conferma: "C'è ancora molto lavoro da fare".

Un lungo vertice
La maratona di Minsk - oltre 14 ore di vertice ha messo a dura prova anche le decine di giornalisti che hanno atteso la fine del summit al pian terreno del palazzo dell'Indipendenza, accampandosi ovunque per brevi dormite interrotte da falsi allarmi sulla conclusione dei negoziati. Anche alcuni membri delle delegazioni presidenziali sono crollati dal sonno:




Anche i giornalisti sono molto provati dal vertice:




Dall'occidente aiuti per 40 miliardi di dollari
Intanto fonti dello staff di Christine Lagarde, direttore del Fmi riferiscono che all'Ucraina è stata estesa la durata degli aiuti assegnati a settembre dell'anno scorso, con fondi per 17,5 miliardi di dollari. Il board del Fondo monetario non ha tuttavia ancora approvato la misura, che quindi non è ufficiale. La stessa Lagarde ha riferito che le autorità ucraine "dialogheranno a breve coi creditori per discutere del debito"; in tutto, il pacchetto di finanziamento all'Ucraina "vale 40 miliardi di dollari", soldi che arriveranno non solo dal Fondo Monetario ma "anche da altre fonti di finanziamento", così riferisce l'agenzia Reuters. 

Renzi: "Un passo importante"
"È un passo avanti importante, per quello che abbiamo letto come un ottimo risultato". Così il premier Matteo Renzi, arrivando alla riunione del Pse a Bruxelles, ha commentato l'accordo raggiunto a Minsk. "Ora - ha aggiunto - aspettiamo che arrivino Angela e François", ha detto riferendosi a Merkel e ad Hollande.

Mogherini: "Passo avanti ma non risolutivo"
Anche l'Alto rappresentante per la politica Estera, Federica Mogherini parla di un passo avanti ma "non risolutivo. Si è aperto uno spiraglio: dobbiamo lavorare con tutte le nostre energie per consolidarlo".

Carri armati in Ucraina
Mentre la diplomazia è al lavoro, si continua a combattere nell'est del paese. Ieri i combattimenti sono stati particolarmente intensi e hanno fatto vittime tra soldati, ribelli, ma anche civili. Dopo che martedì erano morte almeno 37 persone, ieri a Donetsk un minibus è stato colpito da proiettili: almeno 6 le vittime e 8 i feriti. Poche ore prima, colpi di mortaio avevano ucciso l'autista di un bus nella stazione centrale e altri tre uomini in una fonderia. Intanto, mentre nella notte andavano avanti i negoziati di Minsk, una colonna militare russa formata da 50 carri armati e altri mezzi bellici avrebbe attraversato il confine con l'Ucraina nella notte.