EUROPA
Bruxelles
Ue: salta la Plenaria a Strasburgo. Oggi Consiglio su Covid, clima e Brexit
Lavori europei condizionati dalla pandemia: la Plenaria si svolgerà in remoto, mentre il Consiglio oggi e domani si occuperà, tra l'altro, anche dell'emergenza Covid

La plenaria del Parlamento europeo del 19 ottobre che dopo mesi si sarebbe dovuta tenere a Strasburgo si svolgerà a Bruxelles in remoto a causa dell'avanzata del virus. Lo annuncia il presidente dell'Eurocamera, David Sassoli.
"Annuncio con rammarico che la plenaria non si svolgerà a Strasburgo gli spostamenti costituiscono un pericolo. La situazione in Francia e Belgio è molto grave. Strasburgo rimane la sede del parlamento e faremo di tutto per tornare", dice il presidente del Parlamento europeo.
Oggi e domani il Consiglio europeo
Due giorni di lavoro intenso su temi cruciali per l'Europa. Si parte oggi pomeriggio per concludere domani sera. Sul tavolo del Consiglio europeo, al quale per l'Italia parteciperà il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, argomenti estremamente impegnativi come la situazione sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 nei paesi membri dell'Unione europea, la brexit, i cambiamenti del clima e le relazioni con l'estero dell'Ue, a partire dall'Africa.
I capi di Stato e di Governo dei 27 paesi membri si riuniranno in un contesto globale difficile, appesantito innanzitutto dall’incertezza legata al coronavirus. Tuttavia il vero nodo da sciogliere sarà il divorzio del Regno Unito dall’Unione. I rapporti sono tesi e le divergenze su un possibile accordo entro il 31 dicembre si sono inasprite. L’Ue spinge per un’intesa, ma non a tutti i costi.
Come si legge nella pagina ufficiale del Consiglio europeo, i temi in discussione saranno: situazione epidemiologica, relazioni con il Regno Unito, cambiamenti climatici e Africa. L’incontro, come consueto, sarà inaugurato dallo scambio di opinioni con il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli. A seguire, una volta adottato l’ordine del giorno, comincerà il confronto. Nel tardo pomeriggio di venerdì 16 ottobre probabilmente si avrà il punto finale su quanto discusso nei due giorni.
Il presidente Charles Michel ha detto: "Ci incontreremo in un contesto difficile: assistiamo a un aumento delle infezioni da Covid e abbiamo una serie di questioni urgenti all’ordine del giorno, comprese le relazioni con il Regno Unito". Michel, invitando i 27 membri dell’Ue ha sottolineato: "È nell’interesse di entrambe le parti raggiungere un accordo prima della fine del periodo di transizione. Tuttavia, ciò non può avvenire a qualsiasi prezzo. Tra le questioni principali figurano, in particolare, la parità di condizioni, il settore della pesca e la governance".
L’incontro dei leader europei arriva in un momento cruciale per l’evoluzione della pandemia nel continente: i contagi sono in aumento in tutti i paesi e i governi stanno adottando nuovamente misure restrittive, come la Francia. L’esigenza è coordinarsi a livello comunitario per favorire la massima efficienza nell’arginare l’epidemia. Durante il Consiglio, come anticipato da Michel: "ci occuperemo di due questioni: faremo il punto sugli sforzi di coordinamento intrapresi a livello di Ue dopo l’adozione della raccomandazione del Consiglio sulla limitazione della libertà di circolazione e saremo aggiornati dalla presidente della Commissione von der Leyen sul tema dei vaccini. Discuteremo successivamente i prossimi passi da compiere".
Non si escludono passaggi di riflessione anche sulle prossime tappe del Recovery Fund, lo strumento contro la crisi da coronavirus che appare in stallo sulla questione di gestione risorse all’interno del bilancio Ue.
Le ambizioni europee in tema climatico saranno oggetto di confronto durante il vertice. Sul tavolo c’è l’obiettivo emissioni al 50% per il 2030 come annunciato dalla presidente della Commissione von der Leyen. La questione porterebbe l’Europa a essere in prima fila nel mondo nella lotta ai cambiamenti climatici, ma è urgente un confronto.
Altro tema: le politiche con i Paesi esterni all’Ue. Michel ha indicato la giornata di venerdì 16 ottobre come quella dedicata nello specifico all’Africa, per avviare una: "discussione strategica sulle relazioni con l’Africa, in vista della prossima riunione con i leader dell’Unione africana. L’obiettivo è rinnovare e approfondire le relazioni politiche, portandole a un livello più alto, sulla base del rispetto reciproco e della volontà di conciliare gli interessi di entrambe le parti".
"Annuncio con rammarico che la plenaria non si svolgerà a Strasburgo gli spostamenti costituiscono un pericolo. La situazione in Francia e Belgio è molto grave. Strasburgo rimane la sede del parlamento e faremo di tutto per tornare", dice il presidente del Parlamento europeo.
Oggi e domani il Consiglio europeo
Due giorni di lavoro intenso su temi cruciali per l'Europa. Si parte oggi pomeriggio per concludere domani sera. Sul tavolo del Consiglio europeo, al quale per l'Italia parteciperà il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, argomenti estremamente impegnativi come la situazione sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 nei paesi membri dell'Unione europea, la brexit, i cambiamenti del clima e le relazioni con l'estero dell'Ue, a partire dall'Africa.
I capi di Stato e di Governo dei 27 paesi membri si riuniranno in un contesto globale difficile, appesantito innanzitutto dall’incertezza legata al coronavirus. Tuttavia il vero nodo da sciogliere sarà il divorzio del Regno Unito dall’Unione. I rapporti sono tesi e le divergenze su un possibile accordo entro il 31 dicembre si sono inasprite. L’Ue spinge per un’intesa, ma non a tutti i costi.
Come si legge nella pagina ufficiale del Consiglio europeo, i temi in discussione saranno: situazione epidemiologica, relazioni con il Regno Unito, cambiamenti climatici e Africa. L’incontro, come consueto, sarà inaugurato dallo scambio di opinioni con il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli. A seguire, una volta adottato l’ordine del giorno, comincerà il confronto. Nel tardo pomeriggio di venerdì 16 ottobre probabilmente si avrà il punto finale su quanto discusso nei due giorni.
Il presidente Charles Michel ha detto: "Ci incontreremo in un contesto difficile: assistiamo a un aumento delle infezioni da Covid e abbiamo una serie di questioni urgenti all’ordine del giorno, comprese le relazioni con il Regno Unito". Michel, invitando i 27 membri dell’Ue ha sottolineato: "È nell’interesse di entrambe le parti raggiungere un accordo prima della fine del periodo di transizione. Tuttavia, ciò non può avvenire a qualsiasi prezzo. Tra le questioni principali figurano, in particolare, la parità di condizioni, il settore della pesca e la governance".
L’incontro dei leader europei arriva in un momento cruciale per l’evoluzione della pandemia nel continente: i contagi sono in aumento in tutti i paesi e i governi stanno adottando nuovamente misure restrittive, come la Francia. L’esigenza è coordinarsi a livello comunitario per favorire la massima efficienza nell’arginare l’epidemia. Durante il Consiglio, come anticipato da Michel: "ci occuperemo di due questioni: faremo il punto sugli sforzi di coordinamento intrapresi a livello di Ue dopo l’adozione della raccomandazione del Consiglio sulla limitazione della libertà di circolazione e saremo aggiornati dalla presidente della Commissione von der Leyen sul tema dei vaccini. Discuteremo successivamente i prossimi passi da compiere".
Non si escludono passaggi di riflessione anche sulle prossime tappe del Recovery Fund, lo strumento contro la crisi da coronavirus che appare in stallo sulla questione di gestione risorse all’interno del bilancio Ue.
Le ambizioni europee in tema climatico saranno oggetto di confronto durante il vertice. Sul tavolo c’è l’obiettivo emissioni al 50% per il 2030 come annunciato dalla presidente della Commissione von der Leyen. La questione porterebbe l’Europa a essere in prima fila nel mondo nella lotta ai cambiamenti climatici, ma è urgente un confronto.
Altro tema: le politiche con i Paesi esterni all’Ue. Michel ha indicato la giornata di venerdì 16 ottobre come quella dedicata nello specifico all’Africa, per avviare una: "discussione strategica sulle relazioni con l’Africa, in vista della prossima riunione con i leader dell’Unione africana. L’obiettivo è rinnovare e approfondire le relazioni politiche, portandole a un livello più alto, sulla base del rispetto reciproco e della volontà di conciliare gli interessi di entrambe le parti".