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MONDO

Alcuni paesi chiedono più tempo dopo il 15 giugno

Ue, pieno funzionamento Schengen entro fine mese. Svizzera apre il 15 giugno il confine con l'Italia

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Ylva Johansson (Olivier Hoslet, Pool Photo via AP)
"Credo che torneremo al pieno funzionamento dell'area Schengen non più tardi di fine giugno". Lo ha detto la commissaria Ue dell'interno, Ylva Johansson, al termine della videoconferenza dei ministri dell'interno europei. La commissaria ha sottolineato che per molti Paesi le restrizioni ai movimenti interni all'Ue saranno tolte già il 15 giugno, ma alcuni "dicono di non essere pronti a farlo" e di aver bisogno di valutare ulteriormente la situazione epidemiologica. 

I ministri dell'interno europei hanno raggiunto "un accordo globale" sulla richiesta di estendere fino a fine giugno la chiusura delle frontiere esterne dell'Ue, misura che altrimenti scadrebbe il 15 giugno. Lo ha annunciato la presidenza croata al termine della videoconferenza dei ministri dell'interni europei. "Stiamo lavorando a una comunicazione che verrà approvata la prossima settimana", ha detto la commissaria Ue Ylva Johansson

A Malta c'è una "forte pressione dovuta all'arrivo di migranti irregolari. Si tratta di un Paese piccolo che ha davvero bisogno del nostro supporto e solidarietà. Oggi incoraggio ancora i ministri a considerare possibilità di aiutare Malta con il ricollocamento degli oltre 400 migranti che sono ora a bordo delle navi fuori dalle acque territoriali maltesi". E' l'appello lanciato dalla commissaria europea dell'interno, Ylva Johansson, che intende contattare tutti gli Stati membri la prossima settimana.

La Svizzera apre il 15 giugno i suoi confini verso l'Italia e verso tutti gli altri stati Ue e Efta. In un primo momento la libera circolazione era prevista solo verso l'Austria, la Germania e la Francia. Il Consiglio federale svizzero giustifica questo provvedimento con il buon andamento epidemiologico.