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ECONOMIA

Roma

Ue, il Tesoro: evoluzione debito Italia non viola regole europee

Conti in linea con percorso aggiustamento. Apprezzamento per riforme

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"La Commissione ha effettuato una valutazione complessiva dell'evoluzione del paese tanto sul piano macroeconomico quanto sul piano delle riforme. In particolare viene riconosciuto, come sostenuto dal governo italiano, che l'evoluzione del debito pubblico non viola le regole europee alla luce dei fattori rilevanti che hanno contribuito a determinarne il corso nel 2017". E' quanto afferma il Tesoro commentando la proposta di raccomandazioni agli Stati membri dell'Unione della Commissione europea.

In particolare, ha proseguito il Mef, "il rapporto sul debito preparato dalla Commissione riconosce che i dati a consuntivo dei conti pubblici 2017 sono in linea con il percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine e apprezza l'adozione e implementazione di numerose riforme orientate alla crescita. Tra queste, lo sforzo di aumentare l'adempimento spontaneo agli obblighi tributari e migliorare il contrasto alla corruzione, la riforma del settore bancario e la gestione delle sofferenze, la riforma del bilancio con l'introduzione della revisione strutturale della spesa, i miglioramenti nella giustizia civile e il piano anti-povertà".

L'aggiustamento di bilancio realizzato nel 2017, con il deficit sceso al 2,3% del Pil, ha sottolineato il ministero dell'Economia, "viene ritenuto soddisfacente, alla luce dei costi sostenuti per il sisma e il flusso eccezionale di rifugiati". Inoltre, ha proseguito, "la Commissione riconosce l'utilità degli interventi effettuati nel settore bancario e apprezza la velocità di dismissione dei crediti in sofferenza, tant'è che non chiede più, come in passato, di accelerarne la dismissione ma di sostenere il ritmo attuale".

Sul fronte dell'occupazione, ha commentato il Mef, "la Commissione riconosce la riduzione del tasso di disoccupazione e il ritorno del numero di occupati ai livelli pre-crisi ma ricorda anche la necessità di fare progressi nel campo delle politiche attive del lavoro e della contrattazione di secondo livello, legata alla produttività, così come di favorire la partecipazione femminile".

Il Tesoro ha ricordato che le considerazioni della Commissione toccano numerosi temi: il sostegno alla crescita (in particolare riconoscendo l'utilità dei programmi "Finanza per la crescita" e "Impresa 4.0), la povertà ed esclusione sociale (che in Italia presentano valori peggiori della media europea), gli investimenti in ricerca e sviluppo e capitale umano, l'ampliamento dei canali di finanziamento delle imprese, la tassazione delle imprese e dei fattori produttivi, il ruolo della pubblica amministrazione, il sistema giudiziario e la corruzione, la sostenibilità del sistema pensionistico in relazione alla dinamica demografica.

E il ministero ha elencato le quattro raccomandazioni della Commissione elaborate per l'Italia per il 2019: sul fronte del bilancio pubblico, garantire un aumento della spesa primaria nominale non superiore allo 0,1%, corrispondente a un aggiustamento strutturale del disavanzo pari  allo 0,6%. Sul fronte della giustizia, ridurre la durata dei processi civili e aumentare il contrasto alla corruzione, anche attraverso una piena implementazione del nuovo ordinamento sulle società partecipate da soggetti pubblici. Continuare all'attuale passo il processo di riduzione dello stock di crediti in sofferenza e sostenere la ristrutturazione dei bilanci delle banche. Sul piano del mercato del lavoro, migliorare l'implementazione della riforma delle politiche attive del lavoro, incoraggiare la partecipazione femminile, aumentare gli investimenti in capitale umano.