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ITALIA

Il caso

Ruby ter, l'inchiesta si riapre dopo il suicidio in Svizzera dell'ex legale di Ruby Egidio Verzini

I pm di Milano  hanno ascoltato oggi per circa due ore come persona informata sui fatti la compagna di Verzini. Il legale il 4 dicembre scorso in una nota parlò di 5 milioni di euro che Silvio Berlusconi avrebbe fatto avere in Messico a Karima El Mahroug

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Nuove indagini sulla vicenda Ruby ter. Questa volta a riaccendere il faro sulla vicenda delle testimonianze edulcorate degli ospiti di Arcore nei processi del Rubygate sono state le rivelazioni dell'ex avvocato della giovane marocchina, Egidio Verzini, che il 4 dicembre in una intervista, che in breve tempo era rimbalzata su tutti i media, aveva parlato di “un pagamento di 5 milioni di euro” da parte del Cavaliere alla giovane marocchina tramite una banca di Antigua. Parole che hanno inevitabilmente riacceso l'attenzione del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Luca Gaglio, titolari delle indagini nei confronti di Berlusconi e degli ospiti delle cene di Arcore accusati a vario titolo di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.

Oggi sentita la compagna di Verzini
I pm di Milano  hanno ascoltato oggi per circa due ore come persona informata sui fatti la compagna dell'avvocato Egidio Verzini, ex avvocato di Ruby. Il legale il 4 dicembre scorso in una nota parlò di 5 milioni di euro che Silvio Berlusconi avrebbe fatto avere in Messico, attraverso una banca di Antigua, a Karima El Mahroug, tirando in ballo anche un presunto ruolo dello storico legale dell'ex premier, Niccolò Ghedini, nell'operazione. Il giorno successivo, il 5 dicembre, Verzini, malato da tempo, è morto col suicidio assistito in una clinica svizzera.

La scelta del suicidio assistito
Una vicenda complessa, di cui per prima aveva parlato La Stampa. Il giorno successivo, il 5 dicembre, l'avvocato Verzini, malato da tempo, ha scelto di mettere fine alla sua vita nella clinica Dignitas di Zurigo, la stessa scelta anche da Dj Fabo. Nel suo testamento il legale aveva chiesto che la sua morte venisse comunicata solo dopo 30 giorni. L'Arena di Verona, però, il 12 gennaio aveva anticipato al notizia.

Difese Ruby nel 2011
L'avvocato Verzini, che aveva assistito Ruby 8 anni fa, aveva raccontato come nel 2011 la giovane marocchina  avesse ricevuto da Berlusconi “un pagamento di 5 milioni di euro eseguito tramite la banca Antigua Commercial Bank di Antigua su un conto presso una banca in Messico”: due milioni sarebbero stati dati Luca Risso, l'ex compagno che avrebbe avuto il compito di “controllare” la ragazza, e tre  sarebbero stati fatti fatti transitare dal Messico a Dubai, destinati esclusivamente a Ruby.

Il legale aveva detto di aver rivelato questi particolari per dovere etico e morale”e aveva spiegato che l'operazione Ruby sarebbe stata interamente diretta dall'avvocato Ghedini con la collaborazione dell'ex compagno di Risso. Immediata la reazione di Ghedini, che aveva minacciato querele. Verzini aveva ribattuto dicendo non solo di aver detto la verità ma anche di essere in grado di fornire ulteriori elementi e informazioni.

Lo stesso giorno l'avvocato 61enne si era recato in Svizzera per porre fine alle sua vita tramite il suicidio assistito. Abbastanza perché il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio, a seguito della morte dell’ex legale di Ruby e delle sue dichiarazioni di dicembre, decidessero di effettuare attività integrativa d’indagine nell’ambito del processo Ruby ter, dove verranno depositati i risultati dei nuovi accertamenti.