MONDO
Afghanistan
L'ultimo alzabandiera, gli italiani lasciano la base "La Marmora"
"Shindand. Ultimo alzabandiera. Fob La Marmora ceduta agli afghani. È l'ultima base avanzata italiana dell'Afghanistan. Presto tutti i nostri soldati saranno concentrati nella base di Herat", scrive l'inviato di RaiNews dall'Afghanistan

I militari italiani lasciano la base avanzata La Marmora agli afghani. Nell'immagine postata dall'inviato di RaiNews l'ultimo alzabandiera, di questa mattina, prima del ridislocamento nella base di Herat dove, da ora, si concentrerà tutto il contingenti italiano.
Il 2014 appena iniziato è l'anno del redeployment delle forze armate italiane dall'Afghanistan, così come stabilito dal piano approvato dal Parlamento. A capo delle operazioni di logistica per la exit strategy due ufficiali dell'esercito. Il colonnello Riccardo Sciosci si occupa dell'amministrazione e della logistica del rientro.
L'ultima base avanzata, fob (forward operating base) che gli italiani lasciano è "La Marmora" a Shindand, da ora l'impegno italiano sarà sempre più contenuto e localizzato a Camp Arena, ad Herat. Spiega il colonnello Sciosci: "Il rientro è un'operazione di grave impegno di uomini e forze. Nel rifinanziamento delle missioni approvato a settembre scorso che ammonta a circa 280milioni di euro, è stato previsto anche il capitolo di spesa per il redeployment del contingente italiano. Il principale responsabile della esecuzione del piano è ITALFOR XXI (su base della Brigata Aosta con sede a Messina) che ha coordinato finora la chiusura delle basi di Farah, Bala Boluk e presto di Shindand movimentando e inviando in patria circa 3000 metri lineari di mezzi e materiali medianti ponti aerei da Herat a Dubai, e navi dedicate che dal porto emiratino rientrano in Italia".
Carlo Zontilli, il colonnello che si occupa del rientro dei militari: "In questi anni abbiamo cercato di rendere autonomo questo popolo e le sue forze armate. Siamo qui a sostegno dell'Afghanistan e ci stiamo riposizionando, così come ci chiede la missione che abbiamo accolto dalla comunità internazionale, rispettando i tempi e nella massima sicurezza per i nostri uomini. Posso affermare che la situazione in questo Paese è migliorata notevolmente e gli afghani hanno molta volontà di imparare anche se hanno un percorso ancora lungo davanti a loro".
Il 2014 appena iniziato è l'anno del redeployment delle forze armate italiane dall'Afghanistan, così come stabilito dal piano approvato dal Parlamento. A capo delle operazioni di logistica per la exit strategy due ufficiali dell'esercito. Il colonnello Riccardo Sciosci si occupa dell'amministrazione e della logistica del rientro.
L'ultima base avanzata, fob (forward operating base) che gli italiani lasciano è "La Marmora" a Shindand, da ora l'impegno italiano sarà sempre più contenuto e localizzato a Camp Arena, ad Herat. Spiega il colonnello Sciosci: "Il rientro è un'operazione di grave impegno di uomini e forze. Nel rifinanziamento delle missioni approvato a settembre scorso che ammonta a circa 280milioni di euro, è stato previsto anche il capitolo di spesa per il redeployment del contingente italiano. Il principale responsabile della esecuzione del piano è ITALFOR XXI (su base della Brigata Aosta con sede a Messina) che ha coordinato finora la chiusura delle basi di Farah, Bala Boluk e presto di Shindand movimentando e inviando in patria circa 3000 metri lineari di mezzi e materiali medianti ponti aerei da Herat a Dubai, e navi dedicate che dal porto emiratino rientrano in Italia".
Carlo Zontilli, il colonnello che si occupa del rientro dei militari: "In questi anni abbiamo cercato di rendere autonomo questo popolo e le sue forze armate. Siamo qui a sostegno dell'Afghanistan e ci stiamo riposizionando, così come ci chiede la missione che abbiamo accolto dalla comunità internazionale, rispettando i tempi e nella massima sicurezza per i nostri uomini. Posso affermare che la situazione in questo Paese è migliorata notevolmente e gli afghani hanno molta volontà di imparare anche se hanno un percorso ancora lungo davanti a loro".