Storie dalla Russia
L'imprenditore russo e la guerra contro l'Anticristo nascosto nei codici a barre
Vasilij Bojko sostiene che nei codici a barre c'è il sigillo del diavolo. Ma per proteggere il suo latte e i suoi clienti ha escogitato un 'geniale' stratagemma

Il popolare produttore russo di latte e latticini, Vasilij Bojko, proprietario della società “Ruzskoje moloko”, in un comunicato stampa ufficiale ha spiegato perché sul codice a barre dei suoi prodotti è sovraimpressa la croce rossa di Sant'Andrea: è "l'arma" con cui la centrale di latte, situata nei pressi di Mosca, “contrasta il sigillo dell'Anticristo”.
Nel comunicato si legge: “Si sa da tempi immemorabili che il codice a barre presente sulla merce non è nient’altro che la raffigurazione o il sigillo dell’Anticristo, poiché in esso c’è una presenza invisibile di tre cifre “sei” (666), ossia il nome in codice dell’Anticristo nascosto nelle Sacre Scritture. Secondo i saggi anziani ortodossi proprio nei codici a barre è presente quel sigillo che sarà impresso sulla fronte e sulle mani della gente”. Citando altri dati, sempre nello stesso comunicato stampa aziendale, si ribadisce che “non c’è da dubitare che il codice a barre contenga il numero (le cifre che lo compongono) del maligno”.
Tuttavia, con grande rammarico del produttore, l’azienda è costretta a mettere “il numero della Bestia” sulle proprie confezioni poiché altrimenti il prodotto non può essere venduto. E allora per manifestare pubblicamente la propria presa di posizione, la ditta “barra” il codice a barre, sottolineando che “non imprime sopra una semplice croce, ma quella d’ispirazione ortodossa di Sant'Andrea”. L’azienda punta il dito contro i creatori del codice a barre, accusandoli di aver inserito appositamente le cifre “6”, anziché “prendere qualche cifra “neutrale” – gli zeri oppure 1, 7 o 8”.
Secondo lo standard, in tutti i codici a barre sono presenti tre strisce: due ai lati e una al centro. Le altre strisce corrispondono alla codifica digitale individuale che corrisponde ai numeri da 0 a 9. Le tre strisce universali, più lunghe di quelle individuali, corrispondono alla stessa cifra: il “6”. Poiché le strisce universali sono tre – vuol dire che corrispondono alla combinazione “666”, ossia il numero riconducibile all’Anticristo. “Barrando il codice a barre con la croce di Sant'Andrea noi definiamo la nostra posizione: noi siamo con il nostro Signore Gesù Cristo e non con l’Anticristo e i suoi servi”, conclude il comunicato aziendale.
Il proprietario dell’azienda, Vasilij Bojko, è noto per il suo comportamento eccentrico. Paragonandosi agli zar che avevano anche il titolo di Gran Principe, Bojko l’ha aggiunto al proprio cognome, facendosi chiamare Vasilij Bojko il Grande. Si definisce “imprenditore ortodosso” e pertanto qualche tempo fa ha introdotto nella propria azienda il “Codice ortodosso”. Il “Codice” prevede il licenziamento immediato per le lavoratrici che hanno praticato aborto, l’assunzione esclusivamente dei credenti ortodossi battezzati, l'intolleranza verso le convivenze tra i lavoratori e l’obbligo per loro di sposarsi non solo in ufficio anagrafico, ma anche obbligatoriamente in chiesa.
Spesso Boiko il Grande partecipa alle processioni religiose ortodosse e indossa quasi esclusivamente i caffettani di foggia russa che risalgono al Cinquecento. Naturalmente ortodossi per definizione e unti da Dio, il titolo ufficiale degli autocrati russi.