TECH
Indagine sull'uso della tecnologia mobile
Un italiano su cinque non rinuncia al 'telefonino'
Cellulari di vecchio tipo, per chiamate vocali e sms, sono ancora in tasca a poco più del 20% degli italiani (di più tra le donne). Un'unica utenza telefonica per quasi un terzo del campione intervistato. La spesa mensile per il 'telefonino', quasi esclusivamente prepagato, si aggira sui dieci euro. Siamo davvero un Paese smartphone-dipendente?

Secondo l'indagine condotta da Demoskopea per Facile.it, il 20,5% degli italiani usa ancora un telefono tradizionale. Tra le donne la percentuale di chi ha ancora un telefono tradizionale è il 24,2%, mentre ci si ferma al 16,3% se si guarda all'universo maschile.
L'istituto di ricerca ha intervistato un campione rappresentativo di italiani dai 15 anni in su mettendo in luce molti dettagli particolarmente interessanti riguardo al rapporto dei nostri connazionali con il proprio cellulare.
Dieci euro o poco più
Nonostante l'opinione diffusa e lo stereotipo comune che dipinge l'italiano medio come un cellulare-dipendente, il 66% del campione ha dichiarato di possedere un unico numero di cellulare (la percentuale di chi tiene in tasca un solo telefono sale ancora di più al Nord Est, dove arriva addirittura al 71,5%) per il quale spende in media molto poco. Il 67% del campione totale non supera la soglia dei 15 euro mensili e addirittura un italiano su 3 (33,2%) riesce a spendere una cifra compresa fra i 9 e i 10 euro, che si riducono a meno di 8 euro per il 16,6% degli intervistati (19,2% nel Nord Ovest).
Risparmiatori
Nel mercato italiano, sempre secondo i dati ricavati dall'indagine condotta da Demoskopea, l'89% degli utenti preferisce ancora la scheda ricaricabile al contratto, riuscendo così a limitare eventuali "sforamenti" di budget che potrebbero verificarsi con un abbonamento. Comportamento, questo, in linea con l'orientamento degli italiani anche in fatto di devices: secondo i dati di mercato, nell'ultimo anno le vendite di smartphone di prezzo compreso tra 85 e 130 euro sono cresciute del 65%.
L'istituto di ricerca ha intervistato un campione rappresentativo di italiani dai 15 anni in su mettendo in luce molti dettagli particolarmente interessanti riguardo al rapporto dei nostri connazionali con il proprio cellulare.
Dieci euro o poco più
Nonostante l'opinione diffusa e lo stereotipo comune che dipinge l'italiano medio come un cellulare-dipendente, il 66% del campione ha dichiarato di possedere un unico numero di cellulare (la percentuale di chi tiene in tasca un solo telefono sale ancora di più al Nord Est, dove arriva addirittura al 71,5%) per il quale spende in media molto poco. Il 67% del campione totale non supera la soglia dei 15 euro mensili e addirittura un italiano su 3 (33,2%) riesce a spendere una cifra compresa fra i 9 e i 10 euro, che si riducono a meno di 8 euro per il 16,6% degli intervistati (19,2% nel Nord Ovest).
Risparmiatori
Nel mercato italiano, sempre secondo i dati ricavati dall'indagine condotta da Demoskopea, l'89% degli utenti preferisce ancora la scheda ricaricabile al contratto, riuscendo così a limitare eventuali "sforamenti" di budget che potrebbero verificarsi con un abbonamento. Comportamento, questo, in linea con l'orientamento degli italiani anche in fatto di devices: secondo i dati di mercato, nell'ultimo anno le vendite di smartphone di prezzo compreso tra 85 e 130 euro sono cresciute del 65%.