ITALIA
L'aggressione il 6 luglio scorso a Perugia nella frazione Ponte Valleceppi
Un mese fa sparò alla ex e al figlio, la donna è morta oggi
Ilaria Abbate non si è mai ripresa dal giorno in cui il suo ex le sparò un colpo di pistola. Il figlio di due anni, anche lui ferito, è ancora ricoverato in ospedale a Firenze. L'uomo si suicidò il giorno dopo
Non ce l'ha fatta. Dopo più di un mese di lotta per la sopravvivenza, questa mattina Ilaria Abbate è morta. Il 6 luglio scorso fu ferita gravemente alla testa da un colpo di pistola sparatole dal suo ex, che si suicidò il giorno dopo. Questa mattina Ilaria è morta all'ospedale di Perugia dove era ricoverata in rianimazione. Continua invece a lottare il figlio di poco più di due anni anche lui rimasto ferito nell'aggressione. E' ricoverato a Firenze all'ospedale Meyer e le sue condizioni sarebbero in miglioramento. Il piccolo era in braccio alla mamma che era in macchina di una sua amica nella frazione perugina di Ponte Valleceppi, quando l'ex compagno iniziò a spararle. Nella sparatoria rimase ferita anche l'amica di Ilaria, ceh è stata dimessa. La situazione cerebrale della Abbate era da subito apparsa ai soccorritori "gravemente compromessa" ma i medici hanno tentato di tutto per salvarle la vita. Nelle ultime ore i parametri vitali - ha reso noto l'ospedale perugino - "erano scesi in maniera preoccupante". Stamani intorno alle 9.30 la morte.
"Profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Ilaria Abbate" sono stati espressi dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. "Una drammatica vicenda - ha sottolineato - che ancora di più ci impone di mettere in atto azioni di prevenzione e di aiuto per le donne ed i minori vittime di violenza. Violenza che sempre piu' spesso si manifesta soprattutto in un contesto familiare".
La Abbate venne colpita mentre era nella Citroen dell'amica, con in braccio il figlio, in una piccola via della frazione perugina di Ponte Valleceppi. Insieme dovevano andare in piscina. A sparare quattro colpi con la sua Beretta semiautomatica calibro nove regolarmente detenuta fu un carrozziere di 32 anni, ex compagno della Abbate. Una separazione che l'uomo però non accettava e tra i due c'erano state diverse discussioni ma nessuna denuncia anche perche' la donna considerava il suo ex un "padre esemplare". I proiettili ferirono le due donne e il bambino. L'amica della Abbate piu' lievemente, tanto che la donna e' stata dimessa dall'ospedale di Perugia tornando al lavoro.
ll carrozziere, arrivato a Ponte Valleceppi con la sua vettura lasciata poco lontano, aveva quindi rivolto l'arma verso di sè sparandosi alla testa. Morì il giorno dopo. Per il pm Manuela Comodi l'uomo aveva "sparato per uccidere" e la pistola venne trovata con il caricatore pieno. Da quel giorno Ilaria Abbate ha lottato per sopravvivere ma non ce l'ha fatta.
"Profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Ilaria Abbate" sono stati espressi dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. "Una drammatica vicenda - ha sottolineato - che ancora di più ci impone di mettere in atto azioni di prevenzione e di aiuto per le donne ed i minori vittime di violenza. Violenza che sempre piu' spesso si manifesta soprattutto in un contesto familiare".
La Abbate venne colpita mentre era nella Citroen dell'amica, con in braccio il figlio, in una piccola via della frazione perugina di Ponte Valleceppi. Insieme dovevano andare in piscina. A sparare quattro colpi con la sua Beretta semiautomatica calibro nove regolarmente detenuta fu un carrozziere di 32 anni, ex compagno della Abbate. Una separazione che l'uomo però non accettava e tra i due c'erano state diverse discussioni ma nessuna denuncia anche perche' la donna considerava il suo ex un "padre esemplare". I proiettili ferirono le due donne e il bambino. L'amica della Abbate piu' lievemente, tanto che la donna e' stata dimessa dall'ospedale di Perugia tornando al lavoro.
ll carrozziere, arrivato a Ponte Valleceppi con la sua vettura lasciata poco lontano, aveva quindi rivolto l'arma verso di sè sparandosi alla testa. Morì il giorno dopo. Per il pm Manuela Comodi l'uomo aveva "sparato per uccidere" e la pistola venne trovata con il caricatore pieno. Da quel giorno Ilaria Abbate ha lottato per sopravvivere ma non ce l'ha fatta.