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MONDO

Appello ai leader del G7

Unicef: dal 2017 più di un bambino migrante morto ogni giorno nella tratta Nord Africa-Italia

Il numero di persone che si imbarca per l'Italia continua a salire, 44% di più rispetto allo stesso periodo del 2016. L'Unicef spinge affinché vengano adottati i sei punti della sua Agenda d'Azione e lancia la campagna "#AChildIsAChild"

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(Foto ANSA)
Dall'inizio del 2017, più di un bambino al giorno muore nel Mediterraneo. Lo rende noto l'Unicef in occasione del G7 di Taormina, chiedendo ai leader di applicare i sei punti della sua Agenda d'Azione volta a proteggere i bambini rifugiati o migranti. Quest'anno, per adesso, sono almeno 200 i bimbi che hanno perso la vita in quella tratta della morte tra il Nord Africa e l'Italia.

Secondo i dati, il numero di persone che intraprende questi viaggi della speranza continua a salire nonostante siano noti i rischi. Dall'inizio di gennaio al 23 maggio, più di 45.000 rifugiati e migranti sono arrivati in Italia utilizzando la rotta del Mediterraneo, un incremento del 44% rispetto allo stesso periodo nel 2016. I minorenni non accompagnati, invece, sono aumentati del 22%: sono circa 5.500 i giovanissimi che rappresentano circa il 92% di tutti i bambini giunti in Italia via mare.

"Un numero maggiore di bambini sta affrontando la rotta del Mediterraneo Centrale per raggiungere l`Italia. Ciò significa che, per questo motivo, stanno morendo ancora più bambini - ha dichiarato Justin Forsyth, Vice Direttore generale dell`UNICEF - Un numero record di 26.000 bambini non accompagnati e separati è arrivato in Italia lo scorso anno, ma se il trend attuale continuerà, questo dato sarà ampiamente superato nel 2017. Non è un record di cui andare fieri, ma un monito del nostro fallimento collettivo nell`assicurare a questi bambini rifugiati e migranti sicurezza e benessere." L'Unifcef, insieme a volontari e bambini e con l'aiuto della Guardia Costiera Italiana, hanno condotto un "salvataggio simbolico di barchette di carta" sulla spiaggia di Palermo, in memoria delle tante giovani vite perse nelle acque del Mediterraneo Centrale.

In Sicilia, dove da gennaio sono stati trasferiti almeno 36.000 migranti, si terrà il vertice del Gruppo dei Sette 2017 che vedrà il tema delle migrazioni tra le priorità da affrontare. "La Sicilia continua ad essere un luogo simbolo di speranza per i bambini sperduti che cercano una vita migliore, ma è anche il luogo in cui termina un viaggio estremamente pericoloso, durante il quale sono andate perdute le vite di molti bambini - ha proseguito Forsyth - È giusto che i leader del G7 si incontrino in un posto così simbolico e significativo per quella che è diventata una delle più grandi crisi del nostro tempo. Questo è il loro momento per dimostrare una leadership concreta che adotti un piano di politiche efficaci per aiutare a garantire sicurezza ai bambini rifugiati e migranti."

I sei punti dell'Agenda d'Azione che l'Unicef promuove sono: proteggere i bambini, specie se non accompagnati, da sfruttamento e violenza; trovare alternative pratiche alla detenzione dei bambini richiedenti lo status di rifugiati; tenere unite le famiglie riconoscendone lo status legale; garantire istruzione e servizi sanitari di qualità per i bambini rifugiati e migranti; intervenire sulle cause che portano ai movimenti di massa dall'Africa; adottare misure contro la xenofobia e le discriminazioni nei Paesi di transito o destinazione. L'Unicef ha anche avviato la campagna "#AChildIsAChild" che verrà proiettata su un maxi schermo nel centro di Taormina con un messaggio: "Leader del G7, proteggete i bambini rifugiati e migranti".