MONDO
Bambini nel mondo
Infanzia. Unicef: Italia 19esima per benessere bambini
Nel nuovo rapporto sulle condizioni dell'infanzia nei paesi ricchi Olanda, Danimarca, Norvegia i primi per benessere dell'infanzia. Ma i bambini italiani con un'alta soddisfazione per la vita a 15 anni sono il 76%, a fronte di una media (negli altri paesi) del 75,7%. Nostra penisola 31 posto per obesità

Da nuovo rapporto Unicef la fotografia sul benessere dei bambini nei paesi cosìdetti ricchi.
Dai dati raccolti dall'organizzazione che si occupa di tutela e sostegno all'infanzia per conto dell'Onu, "L'Italia si posiziona 19esima su 38 paesi per quanto riguarda i risultati generali sul benessere dei bambini, solo 34esima su 41 paesi per quanto riguarda le politiche e le condizioni che generano benessere", ha commentato il presidente Dell'Unicef Italia Francesco Samengo.
Sono - invece- Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia che ottengono i migliori risultati secondo Unicef. Secondo il report card 16 - studio lanciato oggi dal centro di ricerca - suicidi, infelicità, obesità e scarse capacità in campo sociale e accademico sono diventate caratteristiche fin troppo comuni fra i bambini nei paesi ad alto reddito.
I Paesi Bassi, la Danimarca e la Norvegia risultano come i 3 migliori paesi in cui essere un bambino tra paesi ricchi. "Molti dei paesi più ricchi del mondo, che hanno le risorse necessarie per garantire a tutti i bambini una bella infanzia, stanno fallendo", ha dichiarato Gunilla Olsson, direttore Dell'unicef innocenti. Nella maggior parte dei paesi, meno di 4 bambini su 5 si ritengono soddisfatti della loro vita.
La Turchia registra il livello di soddisfazione minore, al 53%, seguita da Giappone e Regno Unito. La Lituania registra i tassi più alti di suicidio fra gli adolescenti - una delle cause principali di morte fra i bambini e i ragazzi di 15-19 anni nei paesi ricchi - seguita da Nuova Zelanda ed Estonia.
I tassi di obesità e sovrappeso fra i bambini sono aumentati negli ultimi anni. Circa 1 bambino su 3 in tutti i paesi è o obeso o sovrappeso, con i tassi in Europa meridionale in rapido aumento. In più di un quarto dei paesi ricchi la mortalità dei bambini è ancora sopra 1 ogni 1.000. Il 40% dei bambini in tutti i paesi Ocse e Ue non possiede competenze di base di lettura e matematica entro i 15 anni.
I bambini in Bulgaria, Romania e Cile sono i meno preparati in queste abilità. In Estonia, Irlanda e Finlandia i più preparati. Nella maggior parte dei paesi, almeno 1 bambino su 5 non ha fiducia nelle proprie capacità sociali di fare nuove amicizie. I bambini in Cile, Giappone e Islanda sono i meno sicuri in questo settore.
Dal rapporto emerge che nella maggior parte dei paesi ricchi, meno di 4 bambini su 5 si ritengono soddisfatti della loro vita. E che il suicidio è - dolorosamente - una delle cause principali di morte fra i bambini e i ragazzi di 15-19 anni. Nei paesi esaminati, inoltre, circa 1 bambino su 3 in tutti i paesi esaminati è o obeso o sovrappeso e in più di un quarto dei paesi ricchi la mortalità dei bambini è ancora sopra 1 ogni 1.000.
In media il 40% dei bambini in tutti i paesi Ocse e Ue - sempre secondo il rapporto - non possiede competenze di base di lettura e matematica entro i 15 anni. Prima dell'esplosione dell'emengenza sanitaria del covid19, in media la povertà relativa dei bambini nei 41 paesi era del 20%. "Per quanto concerne la salute mentale - ha poi spiegato Samengo - il nostro paese è 9°. I bambini con un'alta soddisfazione per la vita a 15 anni nel nostro paese sono il 76%, a fronte di una media (negli altri paesi) del 75,7%, e il tasso di suicidio è del 2,5 su 100.000, a fronte di una media di 6,5 su 100.000.
Per quanto concerne la salute fisica, preoccupano i tassi di sovrappeso e obesità dei bambini: l'italia è 31esima, con il 36,9% di persone tra 5 e 19 anni in sovrappeso o obese.
Sulle competenze nell'infanzia, il nostro paese è 15esimo: il 58,1% dei ragazzi di 15 anni possiede competenze di base di lettura e matematica (rispetto ad una media complessiva 62,3%), mentre quelli che fanno facilmente amicizia sono il 79,3% (rispetto ad una media del 75,5%). Tra gli altri dati, sono neet l'11% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni (rispetto a una media del 6%); l'89% dei bambini ha ricevuto la seconda dose di vaccino contro il morbillo nel 2018.
Anche l'inquinamento dell'aria incide sulle condizioni dei minori. Dal rapporto emerge una concentrazione media annuali di pm2,5, l'Italia- conclude - ha un valore pari a 16,8 microgrammi per metro cubo, più alto della media (13,7 mpmc.)".
Dai dati raccolti dall'organizzazione che si occupa di tutela e sostegno all'infanzia per conto dell'Onu, "L'Italia si posiziona 19esima su 38 paesi per quanto riguarda i risultati generali sul benessere dei bambini, solo 34esima su 41 paesi per quanto riguarda le politiche e le condizioni che generano benessere", ha commentato il presidente Dell'Unicef Italia Francesco Samengo.
Sono - invece- Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia che ottengono i migliori risultati secondo Unicef. Secondo il report card 16 - studio lanciato oggi dal centro di ricerca - suicidi, infelicità, obesità e scarse capacità in campo sociale e accademico sono diventate caratteristiche fin troppo comuni fra i bambini nei paesi ad alto reddito.
I Paesi Bassi, la Danimarca e la Norvegia risultano come i 3 migliori paesi in cui essere un bambino tra paesi ricchi. "Molti dei paesi più ricchi del mondo, che hanno le risorse necessarie per garantire a tutti i bambini una bella infanzia, stanno fallendo", ha dichiarato Gunilla Olsson, direttore Dell'unicef innocenti. Nella maggior parte dei paesi, meno di 4 bambini su 5 si ritengono soddisfatti della loro vita.
La Turchia registra il livello di soddisfazione minore, al 53%, seguita da Giappone e Regno Unito. La Lituania registra i tassi più alti di suicidio fra gli adolescenti - una delle cause principali di morte fra i bambini e i ragazzi di 15-19 anni nei paesi ricchi - seguita da Nuova Zelanda ed Estonia.
I tassi di obesità e sovrappeso fra i bambini sono aumentati negli ultimi anni. Circa 1 bambino su 3 in tutti i paesi è o obeso o sovrappeso, con i tassi in Europa meridionale in rapido aumento. In più di un quarto dei paesi ricchi la mortalità dei bambini è ancora sopra 1 ogni 1.000. Il 40% dei bambini in tutti i paesi Ocse e Ue non possiede competenze di base di lettura e matematica entro i 15 anni.
I bambini in Bulgaria, Romania e Cile sono i meno preparati in queste abilità. In Estonia, Irlanda e Finlandia i più preparati. Nella maggior parte dei paesi, almeno 1 bambino su 5 non ha fiducia nelle proprie capacità sociali di fare nuove amicizie. I bambini in Cile, Giappone e Islanda sono i meno sicuri in questo settore.
Dal rapporto emerge che nella maggior parte dei paesi ricchi, meno di 4 bambini su 5 si ritengono soddisfatti della loro vita. E che il suicidio è - dolorosamente - una delle cause principali di morte fra i bambini e i ragazzi di 15-19 anni. Nei paesi esaminati, inoltre, circa 1 bambino su 3 in tutti i paesi esaminati è o obeso o sovrappeso e in più di un quarto dei paesi ricchi la mortalità dei bambini è ancora sopra 1 ogni 1.000.
In media il 40% dei bambini in tutti i paesi Ocse e Ue - sempre secondo il rapporto - non possiede competenze di base di lettura e matematica entro i 15 anni. Prima dell'esplosione dell'emengenza sanitaria del covid19, in media la povertà relativa dei bambini nei 41 paesi era del 20%. "Per quanto concerne la salute mentale - ha poi spiegato Samengo - il nostro paese è 9°. I bambini con un'alta soddisfazione per la vita a 15 anni nel nostro paese sono il 76%, a fronte di una media (negli altri paesi) del 75,7%, e il tasso di suicidio è del 2,5 su 100.000, a fronte di una media di 6,5 su 100.000.
Per quanto concerne la salute fisica, preoccupano i tassi di sovrappeso e obesità dei bambini: l'italia è 31esima, con il 36,9% di persone tra 5 e 19 anni in sovrappeso o obese.
Sulle competenze nell'infanzia, il nostro paese è 15esimo: il 58,1% dei ragazzi di 15 anni possiede competenze di base di lettura e matematica (rispetto ad una media complessiva 62,3%), mentre quelli che fanno facilmente amicizia sono il 79,3% (rispetto ad una media del 75,5%). Tra gli altri dati, sono neet l'11% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni (rispetto a una media del 6%); l'89% dei bambini ha ricevuto la seconda dose di vaccino contro il morbillo nel 2018.
Anche l'inquinamento dell'aria incide sulle condizioni dei minori. Dal rapporto emerge una concentrazione media annuali di pm2,5, l'Italia- conclude - ha un valore pari a 16,8 microgrammi per metro cubo, più alto della media (13,7 mpmc.)".