A un uomo russo pignorano lo stipendio per pagare gli alimenti al posto di un omonimo

Un fabbro ferraio della regione russa di Baschiria, sul Volga, dai comunissimo nome di Serghej Nikitin, si è visto pignorare lo stipendio con la trattenuta di oltre la metà per versare gli alimenti per i figli che non sono suoi.
La storia, e l’iter giudiziario, sono andati avanti per ben due anni, nel corso dei quali l’uomo ha dovuto versare mensilmente 130 euro della sua busta paga di 230 euro.

Si è trattato di un errore giudiziario perché l’evasore degli alimenti è un suo omonimo completo con tanto di generalità, data di nascita e perfino generalità delle mogli uguali. La differenza però è che il vero evasore abita a Volgograd (ex Stalingrado) a distanza di oltre mille chilometri.

Dopo aver provato la sua innocenza e la totale estraneità alla vicenda giudiziaria, gli ufficiali giudiziari hanno promesso al malcapitato di togliere il pignoramento sulla busta paga.

L’hanno fatto, ma il pignoramento è stato tolto a un altro omonimo, non al diretto interessato.