ITALIA
Il giallo di Senago
Uomo trovato murato in villa. L'ordine di ucciderlo arrivò dalla compagna 64enne
In quattro sono finiti - al momento - in manette. La donna, fermata dai carabinieri vicino all'aeroporto di Genova, avrebbe commissionato il delitto a 6 persone, ritenute vicine alla criminalità organizzata

Ha lasciato la sua compagna, 64enne commerciante di gioielli, e le ha rubato diversi preziosi. Lei così ne avrebbe commissionato il delitto. È quanto accaduto, secondo le indagini dei carabinieri di Monza e Caltanissetta coordinati dalla Procura di Monza, a Lamaj Astrit, albanese scomparso da Genova nel 2013, i cui resti sono stati trovati murati in una parete di una casa di Senago (Monza). La donna, fermata dai carabinieri vicino all'aeroporto di Genova, avrebbe commissionato il delitto a 6 persone, ritenute vicine alla criminalità organizzata.
I Carabinieri dei nuclei investigativi di Monza e Caltanissetta a Muggiò (Monza), Enna e Genova, hanno dato esecuzione questa mattina a un decreto di fermo della procura di Monza, nei confronti di 4 italiani responsabili, in concorso tra loro, di omicidio e occultamento di cadavere del cittadino albanese Lamaj Astrit. Le indagini hanno consentito di accertare il coinvolgimento dei soggetti, in qualità di mandante ed esecutori materiali dell'omicidio maturato in ambiente delinquenziale per ritorsione e vendetta e, più in particolare, per punire l'autore di un furto di preziosi colpevole anche di avere interrotto una relazione sentimentale.
I Carabinieri dei nuclei investigativi di Monza e Caltanissetta a Muggiò (Monza), Enna e Genova, hanno dato esecuzione questa mattina a un decreto di fermo della procura di Monza, nei confronti di 4 italiani responsabili, in concorso tra loro, di omicidio e occultamento di cadavere del cittadino albanese Lamaj Astrit. Le indagini hanno consentito di accertare il coinvolgimento dei soggetti, in qualità di mandante ed esecutori materiali dell'omicidio maturato in ambiente delinquenziale per ritorsione e vendetta e, più in particolare, per punire l'autore di un furto di preziosi colpevole anche di avere interrotto una relazione sentimentale.