ITALIA
Nel quartiere San Salvario
Uomo ucciso a coltellate in casa a Torino. Indagano i carabinieri, fermato il figlio
Omicidio oggi pomeriggio in una abitazione di Torino, nel quartiere San Salvario. Un uomo di 68 anni è stato ucciso, probabilmente con un coltello. Indagano i carabinieri del Comando Provinciale. Sul posto sono intervenuti anche i militari della sezione investigazioni scientifiche dell'Arma e il medico legale.
Fermato il figlio, soffre di disturbi mentali
Ha dato l'allarme telefonando alla sorella, poi è fuggito di casa dove i carabinieri hanno trovato il padre morto. Ucciso da due coltellate, l'arma del delitto nel lavandino della cucina. Il figlio Emanuele, 43enne, è stato rintracciato dopo due ore. Soffre di disturbi psichici, negli uffici dell'Arma gli investigatori interrogano con il magistrato di turno.
Il delitto si è consumato al primo piano dell'abitazione di via Ribet 14, quartiere San Salvario, dove la vittima viveva col figlio. Quando i militari sono arrivati, nel tardo pomeriggio, per l'uomo non c'era nulla da fare. Immediate sono scattate le ricerche del figlio, alcuni problemi mentali. La sua fuga è stata breve: fermato sul ponte Vittorio Emanuele I, a due passi dalla Gran Madre di Dio, era in stato confusionale ed è stato subito portato in caserma per gli accertamenti del caso. Il suo racconto sarà fondamentale per stabilire quello che è accaduto in quell'appartamento dove la vittima, originaria di Napoli, viveva da tempo col figlio. Sul posto sono intervenuti anche i militari dell'Arma della sezione investigazioni scientifiche e il medico legale. Le indagini, condotte dal Comando provinciale, al momento non escludono nessuna ipotesi.
Fermato il figlio, soffre di disturbi mentali
Ha dato l'allarme telefonando alla sorella, poi è fuggito di casa dove i carabinieri hanno trovato il padre morto. Ucciso da due coltellate, l'arma del delitto nel lavandino della cucina. Il figlio Emanuele, 43enne, è stato rintracciato dopo due ore. Soffre di disturbi psichici, negli uffici dell'Arma gli investigatori interrogano con il magistrato di turno.
Il delitto si è consumato al primo piano dell'abitazione di via Ribet 14, quartiere San Salvario, dove la vittima viveva col figlio. Quando i militari sono arrivati, nel tardo pomeriggio, per l'uomo non c'era nulla da fare. Immediate sono scattate le ricerche del figlio, alcuni problemi mentali. La sua fuga è stata breve: fermato sul ponte Vittorio Emanuele I, a due passi dalla Gran Madre di Dio, era in stato confusionale ed è stato subito portato in caserma per gli accertamenti del caso. Il suo racconto sarà fondamentale per stabilire quello che è accaduto in quell'appartamento dove la vittima, originaria di Napoli, viveva da tempo col figlio. Sul posto sono intervenuti anche i militari dell'Arma della sezione investigazioni scientifiche e il medico legale. Le indagini, condotte dal Comando provinciale, al momento non escludono nessuna ipotesi.