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MONDO

Stati Uniti

Florence rallenta, declassato a tempesta tropicale. Almeno 8 i morti, danni ed alluvioni

L'uragano ha rallentato la sua forza distruttiva nel Nord e Sud Carolina mentre il presidente Donald Trump ha approvato una dichiarazione di disastro per il Nord Carolina 
 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Sale da 7 ad 8 il numero dei morti, tra cui una madre e il suo bambino di 3 anni, causati dalla forza distruttiva dell'uragano Florence che si è abbattuto violentemente sulla North Carolina e sulla South Carolina. Ne ha dato notizia la Cnn.
Un milione sono le persone evacuate.

Le conseguenze peggiori si sono registrate nel primo dei due Stati della costa sud-orientale Usa, dove le persone rimaste al buio sono circa 780 mila. Tant'è che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha approvato una dichiarazione di disastro per il Nord Carolina in relazione al passaggio dell'uragano, poi declassato a tempesta tropicale.

La Casa Bianca ha spiegato che con questa dichiarazione sarà più facile l'accesso ai fondi federali da parte delle contee di Beaufort, Brunswick, Carteret, Craven, New Hanover, Onslow, Pamlico e Pender. 

La costa Est degli Usa è stata colpita da venti violenti e piogge torrenziali con inondazioni catastrofiche: decine gli abitanti rimasti intrappolati a causa delle inondazioni. Trump si recherà "a inizio o metà settimana prossima" in visita nelle zone colpite, ha fatto sapere la Casa Bianca. Il coprifuoco è stato dichiarato in diverse località della costa atlantica per evitare saccheggi. 

Il governatore del Nord Carolina, il democratico Roy Cooper, ha spiegato che sono attesi "diversi giorni di piogge". Secondo l'Nhc, in Carolina del Nord e del Sud potrebbe cadere fino a un metro di pioggia. "La nostra priorità ormai è di mettere la gente fuori pericolo", ha annunciato Cooper. "Siamo ancora nel pieno della tempesta e, se non vi ha ancora raggiunti, lo farà". 

L'agenzia federale per la gestione delle urgenze, la Fema, ha mobilitato 1.200 persone per le operazioni di ricerca e soccorso. Al lavoro per portare aiuto anche dei volontari: fra loro il gruppo Cajun Navy, con barche per i salvataggi, giunto dalla Louisiana.