MONDO
Ophelia, l'uragano prende forza e si dirige verso l'Europa
L'allarme uragani 'rimbalza' insolitamente al di qua dell'oceano con Ophelia, decima tempesta tropicale di stagione nei Caraibi, che in queste ore sta prendendo velocità attraverso l'Atlantico e minaccia di abbattersi in particolare sulle coste occidentali delle isole britanniche: Irlanda, Inghilterra, forse Galles e Scozia. Il fenomeno alquanto raro in Europa. Ma ha ormai preso forma come "uragano di categoria 2", secondo le valutazioni aggiornate degli specialisti Usa del National Hurricane Center di Miami: con pericoli per le terre emerse - e le abitazioni dell'uomo più esposte - in netta crescita rispetto a ieri, quando apparivano minimi se non esclusi del tutto.
Ophelia localizzata attualmente a sud-ovest delle isole portoghesi dell'arcipelago delle Azzorre. E non lascia tranquille neppure le coste di Portogallo e Spagna, dove a memoria d'uomo le perturbazioni atlantiche di grande intensità hanno colpito solo due volte: nel lontano 1842 e, fugacemente, nel 2005. L'allerta più citata nelle ultime ore - per ora senza grande emozione sui media britannici, in verità - tuttavia quella che riguarda, o potrebbe riguardare nel week end, l'Irlanda prima e il Regno Unito subito dopo. Perlomeno nelle zone occidentali (Londra sostanzialmente esclusa, dunque). Il giorno X da segnare sul calendario per scrutare il cielo e il mare domenica, ma le previsioni non possono che variare a seconda del livello d'intensificazione della furia degli elementi nelle prossime ore. Con uno sfondo d'imponderabilità e casualità che, a volerla buttare in letteratura, sembra in qualche modo ricordare l'Ofelia di Shakespeare: vittima delle circostanze nell'esplosione del proprio furore nella trama dell'Amleto.
Di rischi reali per le popolazioni e gli edifici destinati a trovarsi sulla traiettoria di Ophelia, nei punti di maggior forza dell'uragano, parla fra gli altri la climatologa italiana Marina Baldi, dell'Ibimet-Cnr, secondo la quale c' da stare in guardia segnatamente domenica sera. Sempre che lo scenario tracciato oggi si confermi poi in termini di "intensità e direzione".
Ophelia localizzata attualmente a sud-ovest delle isole portoghesi dell'arcipelago delle Azzorre. E non lascia tranquille neppure le coste di Portogallo e Spagna, dove a memoria d'uomo le perturbazioni atlantiche di grande intensità hanno colpito solo due volte: nel lontano 1842 e, fugacemente, nel 2005. L'allerta più citata nelle ultime ore - per ora senza grande emozione sui media britannici, in verità - tuttavia quella che riguarda, o potrebbe riguardare nel week end, l'Irlanda prima e il Regno Unito subito dopo. Perlomeno nelle zone occidentali (Londra sostanzialmente esclusa, dunque). Il giorno X da segnare sul calendario per scrutare il cielo e il mare domenica, ma le previsioni non possono che variare a seconda del livello d'intensificazione della furia degli elementi nelle prossime ore. Con uno sfondo d'imponderabilità e casualità che, a volerla buttare in letteratura, sembra in qualche modo ricordare l'Ofelia di Shakespeare: vittima delle circostanze nell'esplosione del proprio furore nella trama dell'Amleto.
Di rischi reali per le popolazioni e gli edifici destinati a trovarsi sulla traiettoria di Ophelia, nei punti di maggior forza dell'uragano, parla fra gli altri la climatologa italiana Marina Baldi, dell'Ibimet-Cnr, secondo la quale c' da stare in guardia segnatamente domenica sera. Sempre che lo scenario tracciato oggi si confermi poi in termini di "intensità e direzione".