Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ursula-von-der-Leyen-forse-primi-vaccinati-in-UE-prima-di-fine-anno-43e759f3-d0e2-42e9-9aaa-290ef955b309.html | rainews/live/ | true
EUROPA

Situazione "grave" in Europa

Coronavirus, ​von der Leyen: "Natale cauto, guai terza ondata. Forse primi vaccinati entro l'anno"

La situazione legata alla pandemia di Covid-19 "resta grave" in Europa, ma "i primi cittadini europei potrebbero essere vaccinati prima della fine di dicembre, si vede la luce in fondo al tunnel", ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, intervenendo al Parlamento europeo

Condividi
Ursula von der Leyen
In vista delle feste natalizie, in Europa "dobbiamo imparare dalla scorsa estate e non ripetere gli stessi errori", perché "allentare" le misure adottate per rallentare la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 "troppo presto" o in misura eccessiva "può aprire la via alla terza ondata" della pandemia di Covid-19. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, intervenendo nella sessione plenaria del Parlamento Europeo, a Bruxelles. 

La Commissione ha stretto accordi per i vaccini con diverse compagnie farmaceutiche quali AstraZeneca, Sanofi-Gsk, Janssen di Johnson &Johnson, Pfizer/BionTech, Curevac e Moderna, mentre sono ancora in corso negoziati con Novavax.

Per combattere la pandemia di Covid-19 "i vaccini sono importanti, ma quello che conta sono le vaccinazioni". "Gli Stati membri devono prepararsi ora - ha continuato von der Leyen - stiamo parlando di milioni di siringhe, di catene del freddo, di allestire centri di vaccinazione, di personale addestrato che deve essere sul posto". "Tutto questo deve essere preparato: in breve, gli Stati membri devono approntare la logistica per la consegna di centinaia di milioni di dosi di vaccinazioni, perché questo è il nostro biglietto per uscire dalla pandemia".

"Ho detto qualche tempo fa che sarebbe stato un Natale diverso. E sì, sarà un Natale più tranquillo", ha detto von der Leyen, sottolineando che "serve solidarietà tra gli Stati membri" dell'Ue. Una sorta di "richiamo" in vista del vertice europeo del 10 e 11 dicembre che vede all'ordine del giorno i veti di Polonia e Ungheria sul bilancio Ue: "ci sono due Stati membri che hanno espresso dei dubbi" e "la via facile per risolverli" sarebbe "adire la Corte di giustizia dell'Unione europea e varare nuove regole". La condizionalità di bilancio, ha ricordato la Presidente "servirà a evitare le violazioni dello Stato di diritto che mettono in pericolo il bilancio dell'Unione europea", e "niente di più. Dobbiamo dare una risposta rapida ai cittadini, anche in Polonia e Ungheria", ha ribadito la presidente.

Brexit
"Ci sono stati progressi genuini su vari temi importanti, su forze dell'ordine e collaborazione giudiziaria, sul coordinamento in sicurezza sociale, su beni, servizi e trasporti abbiamo delineato un possibile testo finale. Ci sono ancora alcuni punti su cui trovare accordo in queste aree, ma dovrebbe essere fattibile. Tuttavia ci son tre questioni che possono fare la differenza tra un accordo e un mancato accordo: i punti cruciali per il lato europeo sono parità di condizioni, governance e diritti di pesca", ha detto Von der Leyen. "Avendo pochissimo tempo davanti a noi, faremo tutto il possibile per raggiungere un accordo. Siamo pronti a essere creativi, ma non siamo pronti a mettere in dubbio l'integrità del mercato unico, principale salvaguardia per prosperità e benessere europei", ha concluso la presidente della Commissione.