USA2020
Battaglia legale sul voto Usa
Campagna per ribaltare il voto presidenziale, Giuliani chiede parcella stellare
La rivelazione del New York Times sulla parcella dell'avvocato di Trump: Rudy Giuliani avrebbe chiesto 20 mila dollari al giorno per assistere la campagna di Trump nelle cause legali sul voto. L'ex sindaco di New York però smentisce

La battaglia legale minacciata dal presidente uscente Trump per ribaltare i risultati delle ultime elezioni che hanno portato alla vittoria del candidato democratico Joe Biden è in corso.
Rudy Giuliani, avvocato personale di Donald Trump, avrebbe chiesto una parcella stellare di 20 mila dollari al giorno per assistere gli sforzi legali portati avanti dalla campagna del presidente uscente per cambiare l'esito delle elezioni a favore del tycoon.
Lo riporta il New York Times. Giuliani ha definito "una totale falsità", la storia del Times che però sarebbe stata confermata da diverse fonti, con diversi consiglieri di Trump che avrebbero sollevato seri dubbi su una parcella così elevata.
Non è noto, comunque, quanto alla fine abbia spuntato l'ex sindaco di New York per il suo incarico.
Proprio questa mattina Rudy Giuliani ha presentato domanda formale per comparire davanti al tribunale federale della Pennsylvania - Stato che ha sancito la sconfitta di Trump e la vittoria di Biden- nel processo che vede contestata la certificazione dei risultati elettorali della contea di Keystone. Le speranze di portare avanti il disegno della frode elettorale sono appese proprio a questo stato. Diversi avvocati prima di lui si sono ritirati dal rappresentare la campagna Trump nel caso. Il processo cerca di impedire la certificazione dei voti attibuiti a Biden che avrebbe vinto in Pennsylvania con più di 70000 voti ottenendo il 49.9% dei voti rispetto al 48.8% di Trump.
Oltre a guidare la contestazione dei risultati delle presidenziali Giuliani ha fatto affermazioni pubbliche sulla frode dei voti senza prove sufficienti a corroborare la sua tesi.
Rudy Giuliani, avvocato personale di Donald Trump, avrebbe chiesto una parcella stellare di 20 mila dollari al giorno per assistere gli sforzi legali portati avanti dalla campagna del presidente uscente per cambiare l'esito delle elezioni a favore del tycoon.
Lo riporta il New York Times. Giuliani ha definito "una totale falsità", la storia del Times che però sarebbe stata confermata da diverse fonti, con diversi consiglieri di Trump che avrebbero sollevato seri dubbi su una parcella così elevata.
Non è noto, comunque, quanto alla fine abbia spuntato l'ex sindaco di New York per il suo incarico.
Proprio questa mattina Rudy Giuliani ha presentato domanda formale per comparire davanti al tribunale federale della Pennsylvania - Stato che ha sancito la sconfitta di Trump e la vittoria di Biden- nel processo che vede contestata la certificazione dei risultati elettorali della contea di Keystone. Le speranze di portare avanti il disegno della frode elettorale sono appese proprio a questo stato. Diversi avvocati prima di lui si sono ritirati dal rappresentare la campagna Trump nel caso. Il processo cerca di impedire la certificazione dei voti attibuiti a Biden che avrebbe vinto in Pennsylvania con più di 70000 voti ottenendo il 49.9% dei voti rispetto al 48.8% di Trump.
Oltre a guidare la contestazione dei risultati delle presidenziali Giuliani ha fatto affermazioni pubbliche sulla frode dei voti senza prove sufficienti a corroborare la sua tesi.