MONDO
La prima intesa dopo il trionfo dei repubblicani nel voto di midterm
Usa: si evita lo shutdown, la Camera approva le spese del governo fino al 2015
Stanziati 1100 miliardi per il 2015: più fondi per la lotta al sedicente Stato Islamico, meno all'Obamacare. Rabbia tra i democratici per la norma "salva Wall Street".

Gli Stati Uniti sono riusciti ad evitare lo shutdown, la paralisi cioè di tutte le attività non essenziali tra uffici e servizi federali. In extremis, infatti, la Camera ha approvato il compromesso per finanziare le attività del governo fino al settembre del 2015.
Un piano da oltre 1000 miliardi di dollari
Il piano è stato approvato con 219 voti a favore e 206 contrari. Inizialmente previsto per il pomeriggio, il voto è slittato nella serata americana perchè non si riusciva a trovare un'intesa tra democratici e repubblicani. E quella ottenuta è la prima dopo il trionfo della destra alle elezioni di midterm che da gennaio avrà il controllo sia della Camera sia del Senato. I 1100 miliardi stanziati serviranno fino al 30 settembre del 2015.
Il contenuto dell'accordo/1: la norma salva Wall Street
Il testo approvato di fatto allenta la riforma di Wall Street perchè contiene agevolazioni per le banche che potranno continuare a scambiare derivati con le garanzie federali. Un provvedimento che ha fatto montare l'ira dei democratici guidati dalla senatrice Elizabeth Warren - considerata la candidata "anti-Hillary" nella corsa per le prossime presidenziali - che l'ha definito "la cosa peggiore che il governo può fare per aiutare i ricchi e i potenti". I contribuenti "saranno in pericolo per i comportamenti più rischiosi di Wall Street, tuona Nancy Pelosi, leader alla Camera della minoranza dem. Uno scontro che si inserisce nella disputa sulla conferma dell'ex Lazard Antonio Weiss (Lazard è una banca d'affari francese molto radicata negli Stati Uniti) a vicesegretario del Tesoro. Secondo i democratici, infatti, l'amministrazione non ha bisogno di altri veterani di Wall Street nelle stanze dei bottoni.
Il contenuto dell'accordo/2: dall'arricchimento dell'uranio al finanziamento ai partiti
Il compromesso raggiunto prevede anche finanziamenti per continuare la lotta contro il sedicente Stato Islamico e l'ebola. Ma non solo: ci sono 97 milioni di dollari per una società di arricchimento dell'uranio, 120 milioni per la metropolitana di Chicago e l'impegno per ampliare il porto di Savannah. In più c'è l'aumento - molto significativo, dato che prima il tetto era 32.400 dollari - delle donazioni che un singolo può elargire ad un partito politico: 324 mila dollari.
Slitta il confronto sull'immigrazione
Il testo fa slittare al 2015 il confronto sull'immigrazione, prevedendo il finanziamento del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale fino a febbraio. Sarà quindi il nuovo Congresso a maggioranza repubblicana a esprimersi al riguardo.
Un piano da oltre 1000 miliardi di dollari
Il piano è stato approvato con 219 voti a favore e 206 contrari. Inizialmente previsto per il pomeriggio, il voto è slittato nella serata americana perchè non si riusciva a trovare un'intesa tra democratici e repubblicani. E quella ottenuta è la prima dopo il trionfo della destra alle elezioni di midterm che da gennaio avrà il controllo sia della Camera sia del Senato. I 1100 miliardi stanziati serviranno fino al 30 settembre del 2015.
Il contenuto dell'accordo/1: la norma salva Wall Street
Il testo approvato di fatto allenta la riforma di Wall Street perchè contiene agevolazioni per le banche che potranno continuare a scambiare derivati con le garanzie federali. Un provvedimento che ha fatto montare l'ira dei democratici guidati dalla senatrice Elizabeth Warren - considerata la candidata "anti-Hillary" nella corsa per le prossime presidenziali - che l'ha definito "la cosa peggiore che il governo può fare per aiutare i ricchi e i potenti". I contribuenti "saranno in pericolo per i comportamenti più rischiosi di Wall Street, tuona Nancy Pelosi, leader alla Camera della minoranza dem. Uno scontro che si inserisce nella disputa sulla conferma dell'ex Lazard Antonio Weiss (Lazard è una banca d'affari francese molto radicata negli Stati Uniti) a vicesegretario del Tesoro. Secondo i democratici, infatti, l'amministrazione non ha bisogno di altri veterani di Wall Street nelle stanze dei bottoni.
Il contenuto dell'accordo/2: dall'arricchimento dell'uranio al finanziamento ai partiti
Il compromesso raggiunto prevede anche finanziamenti per continuare la lotta contro il sedicente Stato Islamico e l'ebola. Ma non solo: ci sono 97 milioni di dollari per una società di arricchimento dell'uranio, 120 milioni per la metropolitana di Chicago e l'impegno per ampliare il porto di Savannah. In più c'è l'aumento - molto significativo, dato che prima il tetto era 32.400 dollari - delle donazioni che un singolo può elargire ad un partito politico: 324 mila dollari.
Slitta il confronto sull'immigrazione
Il testo fa slittare al 2015 il confronto sull'immigrazione, prevedendo il finanziamento del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale fino a febbraio. Sarà quindi il nuovo Congresso a maggioranza repubblicana a esprimersi al riguardo.