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MONDO

Il giorno dell'addio e quello del giuramento

Usa. McConnell: Trump ha provocato i rivoltosi

Domani l'addio del presidente uscente e il giuramento di quello nuovo. La presenza dei partiti nella lente dei cambiamenti seguita alla crisi istituzionale dopo l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio

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Meno di 24 ore e domani gli Stati Uniti - con la cerimonia del giuramento - avranno il nuovo presidente dem Joseph Biden. Molti membri eccellenti del partito repubblicano hanno deciso di schierarsi col nuovo presidente a seguito dell'assalto a Capitol Hill poco meno di 15 giorni fa.

Il vicepresidente uscente Mike Pence fedelissimo di Donald Trump ha fatto sapere che non andrà alla cerimonia d'addio del tycoon nella Joint Base Andrews, base militare nei pressi di Washington. Pence ha reso noto che parteciperà all'insediamento di Biden e, secondo la stessa fonte, non sarà ai saluti di Trump proprio per essere presente all'insediamento del nuovo presidente. 

E arriva anche una dichiarazione da parte del leader dei Repubblicani al Senato, Mitch McConnell che ha detto che i sostenitori di Donald Trump che hanno assaltato il Campidoglio degli Stati Uniti sono stati "istigati" dal presidente uscente con "bugie". "Alla folla sono state dette bugie", ha affermato il senatore del Kentucky in un intervento nell'Aula del Senato. "Sono stati incitati dal presidente e da altre persone di potere", ha proseguito McConnell aggiungendo che "hanno tentato di fermare la proclamazione di Biden da parte del Congresso con la paura e la violenza".

McConnell ha parlato sei giorni dopo che la Camera a guida democratica ha messo sotto accusa Trump per incitamento all'insurrezione per i fatti del 6 gennaio. Nei prossimi giorni dovrebbe iniziare un processo al Senato per decidere se condannare Trump e forse impedirgli di ricoprire una carica federale. Dopo anni di sostegno a Trump con poche critiche nei suoi confronti, l'influente McConnell ha detto di non aver deciso se votare a favore della condanna. La sua decisione potrebbe rivelarsi critica perché in un Senato che sarà diviso 50-50 tra i due partiti, bastano i voti di 17 repubblicani, oltre a quelli dei democratici, per arrivare al margine dei due terzi necessario per la condanna del tycoon. 

I militari rimossi
Intanto sono al momento 12 i militari della Guardia Nazionale impegnati a Washington nel dispositivo di sicurezza dell'Inauguration Day rimossi dal servizio. Lo ha riferito l'Ufficio della Guardia Nazionale, secondo quanto riportano i media Usa. Due militari sono stati rimossi a seguito di commenti o sms inappropriati, altri 10 a causa di comportamenti discutibili riscontrati a seguito del processo di verifica delle loro credenziali. Nei giorni scorsi l'Fbi aveva annunciato un severo scrutinio di tutti i militari e gli appartenenti alle forze dell'ordine impegnati a Washington per l'insediamento di Joe Biden, per accertare che non vi siano simpatie o contiguità con organizzazioni estremiste.