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MONDO

Usa, la Camera firma legge anti shutdown. Trump pronto a emergenza nazionale per finanziare muro

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Anche la Camera Usa, dopo il Senato, ha approvato la legge bipartisan che finanzia il governo sino a settembre evitando un nuovo shutdown ma senza concedere fondi per il muro col Messico auspicato da Donald Trump.
 
Ma la Casa Bianca ha confermato che il presidente americano, Donald Trump, ha deciso di dichiarare l'emergenza nazionale nel tentativo di bypassare il Congresso e ottenere maggiori finanziamenti per il Muro al confine con il Messico.    Trump firmerà anche la legge di bilancio del governo per evitare un nuovo 'shutdown' dell'amministrazione. "Il presidente firmerà la legge sul finanziamento del governo federale e, come ha già detto, agirà anche per decreto - in particolare con l'emergenza nazionale - per porre fine alla crisi di sicurezza nazionale e umanitaria al confine ", ha spiegato Sarah Sanders, portavoce dell'esecutivo statunitense. "Ancora una volta, il presidente sta mantenendo la sua promessa di costruire il Muro, proteggere il confine e garantire la sicurezza del nostro grande paese".
 
La leader della maggioranza democratica alla Camera, Nancy Pelosi, ha detto che se il presidente americano invocherà l'emergenza nazionale al confine tra Usa e Messico, "rivedrò le nostre opzioni". Secondo lei quello che sta succedendo al confine tra Usa e Messico non è una emergenza. Pelosi è emersa vincitrice nell'ultimo braccio di ferro con Trump, quando il 25 gennaio scorso lo costrinse a riaprire il governo federale dopo 35 giorni di shutdown (un record) senza dargli un solo dollaro dei 5,7 miliardi che voleva per costruire un muro tra Usa e Messico come parte della legge di spesa necessaria per mettere fine alla paralisi del governo federale.
"La questione del confine non è un'emergenza", ha detto Pelosi, sostenendo che al contrario lo sono "le armi". Le parole di Pelosi coincidono con il primo anniversario con la strage nel liceo di Parkland in Florida: quella sparatoria costò la vita a 14 studenti, ma da quel tragico 14 febbraio del 2018, nonostante il movimento popolare nato a seguito della sparatoria e gli appelli a limitare accesso ed uso delle armi da fuoco, negli Stati Uniti sono morti altri 1200 minori.