Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/usa-sms-diplomatici-americani-imbarazzano-trump-pompeo-a1d10b5c-d864-4fb6-8316-1df47862dbf2.html | rainews/live/ | true
MONDO

Ucrainagate

Usa, spuntano sms tra diplomatici americani che imbarazzano Trump e Pompeo

Gli Stati Uniti avrebbero condizionato gli aiuti a Kiev e una visita alla Casa Bianca del presidente ucraino Zelensky all'avvio di un'inchiesta su Joe Biden e suo figlio. Trump scrive a Pelosi: "Non c'entra la politica, questo ha a che fare con la corruzione dei Biden"

Condividi
Si complica la posizione di Trump, ma pure quella del segretario di Stato Mike Pompeo, nel cosiddetto 'Ucrainagate'. Dopo la testimonianza alla Camera dell'ex inviato speciale Usa a Kiev Kurt Volker nell'indagine di impeachment, i presidenti delle tre commissioni che indagano hanno diffuso gli estratti di alcuni sms tra diplomatici Usa che - a loro avviso - mostrano come gli Stati Uniti abbiano condizionato gli aiuti a Kiev e una visita alla Casa Bianca del presidente ucraino Zelensky all'avvio di un'inchiesta su Joe Biden e suo figlio.

I messaggi furono scambiati tra luglio e settembre fra Volker, l'ambasciatore Usa alla Ue (e importante donatore del tycoon) Gordon Sondland, l'ambasciatore Usa ad interim a Kiev Bill Taylor, l'avvocato personale di Trump Rudy Giuliani e il consigliere di Zelensky Andrey Yermak.

Le conversazioni non lasciano dubbio che il dipartimento di Stato fu pesantemente coinvolto nelle pressioni della Casa Bianca per convincere Kiev ad aprire un'indagine sui Biden, sino a redigere una bozza di dichiarazione per lo stesso Zelensky. Dagli sms, emerge che Sondland preparò il presidente ucraino alla telefonata (e alle richieste) di Trump e Volker informò Yermark che la Casa Bianca avrebbe fissato la data per la visita di Zelensky se quest'ultimo avesse promesso di indagare i Biden. Taylor manifestò a Sondland le preoccupazioni ucraine di diventare solo uno strumento nella politica interna di Washington ma l'ambasciatore Usa a Bruxelles rispose di procedere e che l'alternativa sarebbe stata peggiore: un probabile riferimento al rischio di un peggioramento dei rapporti bilaterali.

Dopo la controversa telefonata di Trump a Zelensky del 25 luglio scorso, Volker, d'intesa con Sondland e Giuliani, elaborò una bozza di quello che Zelensky avrebbe dovuto dichiarare pubblicamente, compreso l'avvio di un'indagine su Burisma, la società energetica dove lavorava Hunter Biden, il figlio di Joe Biden. Ma il piano di scambiare la dichiarazione di Zelensky con la visita alla Casa Bianca saltò dopo che Politico rivelò il blocco da parte di Trump di 250 milioni di aiuti militari a Kiev. "Ora stiamo dicendo che l'assistenza sulla sicurezza e la visita alla Casa Bianca sono condizionate alle indagini", scrisse Taylor preoccupato. "Penso sia folle trattenere l'assistenza per la sicurezza per aiutare una campagna politica", aggiunse. Parole che pesano come macigni sulla Casa Bianca e il dipartimento di Stato.

Trump: moltissima corruzione per quanto riguarda Biden
Il presidente Usa, Donald Trump, afferma che non sa ancora se collaborerà con il Congresso per l'indagine per l'impeachment lanciata dai democratici. "Non lo so, dipenderà dagli avvocati", ha dichiarato Trump parlando con i giornalisti nei giardini della Casa Bianca. I Dem al Congresso hanno minacciato di costringere la Casa Bianca a fornire loro dei documenti utili all'inchiesta tramite ingiunzione formale.

Per quanto riguarda la lettera che Trump ha annunciato di voler inviare alla speaker della Camera Nancy Pelosi, secondo la Cnn, i legali della Casa Bianca stanno preparandone una in cui affermano di non poter consegnare le carte finché la Camera non vota in seduta plenaria l'inizio dell'inchiesta di impeachment, che nel frattempo è stata avviata da tre commissioni.

Sugli sms, poi, non ci sarebbe stato nessuno scambio, "nessun quid pro quo", dice il presidente statunitense ai reporter che lo incalzavano sui messaggi dei diplomatici americani riguardanti le pressioni della Casa Bianca su Kiev per l'apertura di un'inchiesta sui Biden. In un tweet mattutino, Trump aveva scritto: "Come presidente ho l'obbligo di mettere fine alla corruzione, anche se significa chiedere l'aiuto di uno o più Paesi stranieri. Si è sempre fatto. Questo non ha niente a che vedere con la politica o una campagna politica contro i Biden. Questo ha a che fare con la loro corruzione!".

Mitt Romney: "Spaventoso" chiedere alla Cina di indagare su Biden
Il senatore repubblicano Mitt Romney ha definito "sbagliato e spaventoso" che il presidente Donald Trump abbia sollecitato la Cina e l'Ucraina ad avviare indagini su Joe Biden, suo avversario nella corsa alla Casa Bianca. "L'appello sfacciato e senza precedenti del presidente alla Cina e all'Ucraina per indagare su Joe Biden è sbagliato e spaventoso", ha twittato Romney, che corse alla Casa Bianca nel 2012 e che probabilmente è il repubblicano che critica più apertamente Trump. "Quando l'unico cittadino americano che il presidente Trump sceglie per le indagini della Cina è il suo oppositore politico, e questo nel bel mezzo delle procedura di nomina dei democratici, mette a dura prova la credulità suggerire che sia qualcosa di diverso da motivazioni politiche", ha concluso Romney.