MONDO
Russia
La moglie gli dice: "Uccidimi" e lui la decapita. Condannato a 10 anni di carcere duro
L'orrenda storia arriva dagli Urali: causa del delitto l'abuso di superalcolici

Il crimine è stato commesso nel maggio scorso nella città di Kyshtym negli Urali. Un uomo e sua moglie stavano in casa, bevendo superalcolici. Dopo aver scolato 3 bottiglie di vodka la donna ha chiesto al marito di giustiziarla tramite decapitazione.
Secondo la ricostruzione della vicenda dall’agenzia giornalistica russa NDNews.ru, la donna si è stesa sul pavimento e l’uomo l’ha decapitata a colpi d’accetta da cucina.
In seguito l’uomo ha continuato la libagione per tre giorni con il cadavere decapitato dentro casa finché non ha finito tutte le scorte di alcolici.
Poi il “boia” ha chiamato la polizia. Durante l’istruttoria l’uomo ha confessato il reato, dicendo però di aver soltanto eseguito il desiderio della donna. È stato condannato a 10 anni e 6 mesi di carcere duro.
Secondo la ricostruzione della vicenda dall’agenzia giornalistica russa NDNews.ru, la donna si è stesa sul pavimento e l’uomo l’ha decapitata a colpi d’accetta da cucina.
In seguito l’uomo ha continuato la libagione per tre giorni con il cadavere decapitato dentro casa finché non ha finito tutte le scorte di alcolici.
Poi il “boia” ha chiamato la polizia. Durante l’istruttoria l’uomo ha confessato il reato, dicendo però di aver soltanto eseguito il desiderio della donna. È stato condannato a 10 anni e 6 mesi di carcere duro.